Ethereum fatica a tornare sopra i 3.800$, in una giornata che si è dimostrata, ancora una volta, di movimenti laterali. Prima della fine dell’anno è più che utile fare dunque un recap, parlando anche dei personaggi che animano il progetto in prima battuta, come anche il leader Vitalik Buterin.

Dalla conferenza in Argentina, passando per quello che sappiamo delle prossime evoluzioni del protocollo, per un 2022 che si preannuncia ricco di novità e che potrebbe effettivamente cambiare le carte in tavola di tutto il comparto delle criptovalute, in particolare quelle dei sistemi completi come Ethereum.

Grandi speranze – a nostro avviso ben riposte – su Ethereum

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Vitalik Buterin è qui per rimanere

E questo è stato ampiamente discusso nella conference alla quale ha partecipato il leader di Ethereum in quel di Buenos Aires.

La community di Ethereum è grande abbastanza da poter proseguire con o senza di me. Ma io non andrò da nessuna parte.

Una buona notizia, dato le voci che si rincorrono – in particolare tra i più avvezzi ai pettegolezzi – che vorrebbero un Vitalik Buterin fiaccato dalle difficoltà di sviluppo che porteranno alla versione 2.0, con un gruppo di sviluppatori storicamente litigioso. Niente di tutto questo pertanto sarebbe vero – e il factotum del progetto sarebbe più che intenzionato a continuare, mettendo così a tacere voci di corridoio infondate ma ricorrenti tra i detrattori del progetto.

La concorrenza è forte, ma non potrà sostituire Ethereum

Una delle grandi incognite del futuro di Ethereum è il suo passaggio ad un sistema di validazione PoS, che ormai è imminente e che paradossalmente ridurrà le differenze tra $ETH e diversi dei suoi concorrenti. La PoW è ritenuta da molti una forza di Ethereum rispetto a concorrenti che a diverso livello e con diverse implementazioni ricorrono a sistemi diversi, come nel caso di Cardano, ma anche di Solana.

Certo, il passaggio ridurrà in un certo senso le differenze, ma contribuirà anche a rendere la rete di Ethereum più scalabile, seppur sempre bisognosa di layer 2 e di parachain e sidechain per gestire l’enorme numero di transazioni. Un passaggio che, al netto ancora una volta dei pettegolezzi, farà bene al futuro del progetto.

Matic e le altre sidechain o l2 continueranno a tutta forza

Ultima questione, sulla quale siamo tornati già più volte sulle pagine di Criptovaluta.it è il destino dei progetti che si alimentano della rete di Ethereum. $MATIC di Polygon è la prima che ci viene in mente, ma potremmo parlare anche di $LRC.

Questi sistemi, come correttamente riportato anche dallo stesso Vitalik Buterin, avranno ancora ragion d’essere – e dunque non dovranno temere alcunché dal passaggio ad un sistema di validazione PoS di Ethereum.

Cosa che aumenterà la scalabilità del protocollo ma che non potrà renderla totale e illimitata – e con il grande aumento delle transazioni che questa innescherà, ci sarà sempre più bisogno di appoggiarsi su layer 2 e simili.

Un ecosistema complessivo che pertanto, nonostante le grandi novità attese, continuerà per la sua strada e non lascerà nessuno indietro. Facendo così da enabler più che da asso pigliatutto. Perché la forza di Ethereum – basti guardare ad esempio a Uniswap – è sempre stata nell’enorme ecosistema che gli è cresciuto intorno. Cosa sulla quale crediamo anche concretamente – in quanto Ethereum fa parte del nostro portafoglio di investimento da sempre e continuerà ad esserlo in posizione molto rilevante.