Torniamo su uno degli aspetti più importanti della lunga chiacchierata di Jerome Powell, capo della Federal Reserve, di ieri. E vogliamo farlo in relazione ai due punti che più da vicino hanno toccato le criptovalute.

Parliamo della svolta possibilista sugli stablecoin – e anche del report che, sempre a detta di Powell sarebbe pronto per essere inoltrato al Congresso. Due punti fondamentali per il futuro delle criptovalute, tenendo anche conto del grande impatto che le decisioni USA hanno in tutto il mondo.

La strana posizione di Powell fa un favore alle criptovalute

Sono due notizie, almeno per adesso, molto bullish per il settore, sul quale possiamo investire con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratis con TOP funzionalità per il trading – intermediario che ci permette di investire sulle principali 42+ criptovalute – con servizi e strumenti avanzati che non possiamo trovare altrove.

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Powell la colomba cripto: ma stanno davvero così le cose?

Ieri abbiamo coperto integralmente le dichiarazioni di Powell, dichiarazioni che in larga parte attenevano al mondo dei tassi di interesse e del tapering, operazioni importanti per Federal Reserve al fine di cercare di contenere l’inflazione.

Sono questioni che hanno un’enorme rilevanza per il mondo di Bitcoin, ma che al tempo stesso abbiamo già ampiamente discusso, lasciando in quel frangente meno spazio ai temi più squisitamente cripto affrontati da Powell.

  • Pronto il report sul mondo cripto

Che è quanto aveva chiesto il Congresso e quanto si troverà a breve tra le mani. La situazione è di difficile lettura, o forse no. I mercati conoscono bene la stance avversa degli USA a guida Biden e Partito Democratico, con alcuni dei membri del Congresso più rappresentativi del partito che ormai conducono da tempo una lotta senza quartiere e possibilmente senza prigionieri contro il mondo delle criptovalute e in particolare di Bitcoin.

Perché l’arrivo del Report potrebbe essere una buona notizia per il comparto? Perché Powell ha più volte dimostrato di essere meno avverso alle cripto di quanto sarebbe lecito aspettarsi, dimostrandosi più che propositivo nel senso di una regolamentazione che non faccia perdere agli USA il treno dell’innovazione.

Questo sarebbe un atteggiamento decisamente più dovish, ovvero da colomba e non da falco, rispetto al sentimento prevalente all’interno del Partito Democratico. E questo potrebbe portare, anche sfruttando delle frizioni interne, ad un accomodamento ben più favorevole per tutti gli operatori del settore. Dai trader e dagli investitori fino agli exchange, passando anche per i miner di criptovaluta.

Stablecoin? Sì, grazie

Quello che però forse ancora meno persone si aspettavano da parte di Jerome Powell è l’apertura chiara al mondo degli stablecoin, che secondo il leader di Federal Reserve potrebbero addirittura coesistere con l’eventuale dollaro digitale del quale si doteranno gli Stati Uniti.

Una risposta in realtà in linea con quanto Powell aveva fatto trasparire già qualche settimana fa, ma che ora, davanti al Congresso, assume tutta un’altra portata. Certo, si è parlato di nuovo di regolamentazioni, ma questa potrebbe essere una scelta decisamente meno violenta rispetto al ban che ventilava qualcuno.

In soldoni altre ottime notizie che arrivano dagli USA per il mondo delle cripto. Notizie che hanno riportato Bitcoin sopra quota 43.000$, lontano a sufficienza dai pericoli corsi sotto quota 40.000$. Che il 2022 sia di nuovo l’anno di una grande crescita per Bitcoin e, di conseguenza, per tutto il comparto?