Perché le persone chiamano Bitcoin una religione?

Bitcoin
Fonte: Adobe/Angelov

Leggi abbastanza su Bitcoin e inevitabilmente ti imbatterai in persone che si riferiscono alla criptovaluta come ad una religione.

Lorcan Roche Kelly di Bloomberg ha definito Bitcoin “la prima vera religione del 21° secolo”. Il promotore di Bitcoin Hass McCook ha iniziato a chiamarsi “The Friar” (Il Frate) e ha scritto una serie di pezzi Medium confrontando Bitcoin ad una religione. Esiste una Chiesa di Bitcoin, fondata nel 2017, che chiama esplicitamente il leggendario creatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto il suo “profeta”.

Ad Austin, in Texas, ci sono cartelloni pubblicitari con slogan come “Crypto Is Real” (le Cripto sono reali) che rispecchiano stranamente gli onnipresenti cartelloni su Gesù che si trovano sulle autostrade del Texas. Come molte religioni, Bitcoin ha anche restrizioni dietetiche ad esso associate.

Lo sporco segreto della religione

Quindi se Bitcoin ha profeti, evangelisti e leggi dietetiche, questo lo rende una religione o no?

Come studioso di religione, penso che questa sia la domanda sbagliata da porre.

Lo sporco segreto degli studi religiosi è che non esiste una definizione universale di cosa sia la religione. Tradizioni come il cristianesimo, l’Islam e il buddismo esistono certamente e hanno somiglianze, ma l’idea che questi siano tutti esempi di religione è relativamente nuova.

La parola “religione” come viene usata oggi – una vaga categoria che include alcune idee e pratiche culturali relative a Dio, all’aldilà o alla moralità – sorse in Europa intorno al XVI secolo. Prima di questo, molti europei avevano capito che c’erano solo tre tipi di persone nel mondo: cristiani, ebrei e pagani.

Questo modello è cambiato dopo la Riforma protestante, quando è iniziata una lunga serie di guerre tra cattolici e protestanti. Queste divennero note come “guerre di religione” e la religione divenne un modo per parlare delle differenze tra i cristiani. Allo stesso tempo, gli europei stavano incontrando altre culture attraverso l’esplorazione e il colonialismo. Alcune delle tradizioni che hanno incontrato condividevano alcune somiglianze con il cristianesimo ed erano considerate religioni.

Le lingue non europee storicamente non hanno avuto un equivalente diretto della parola “religione”. Ciò che è stato considerato religione è cambiato nel corso dei secoli e ci sono sempre interessi politici in gioco nel determinare se qualcosa sia o meno una religione.

Come sostiene lo studioso di religione Russell McCutcheon, “La cosa interessante da studiare, quindi, non è cosa sia o non sia la religione, ma il processo stesso di ‘realizzazione’, sia che l’attività manifatturiera avvenga in un’aula di tribunale o sia un’affermazione fatta da un gruppo sui propri comportamenti e istituzioni”.

I critici sottolineano l’irrazionalità di Bitcoin

Con questo in mente, perché qualcuno dovrebbe affermare che Bitcoin è una religione?

Alcuni commentatori sembrano fare questa affermazione per allontanare gli investitori da Bitcoin. Il gestore di fondi dei mercati emergenti Mark Mobius, nel tentativo di reprimere l’entusiasmo per la criptovaluta, ha affermato che “la cripto è una religione, non un investimento”.

La sua affermazione, tuttavia, è un esempio di una falsa dicotomia errata, o del presupposto che se qualcosa è una cosa, non può essere un’altra. Non c’è motivo per cui una religione non possa essere anche un investimento, un sistema politico o quasi qualsiasi altra cosa.

Il punto di Mobius, tuttavia, è che la “religione”, come la criptovaluta, è irrazionale. Questa critica alla religione esiste dall’Illuminismo, quando Voltaire scrisse: “Niente può essere più contrario alla religione e al clero della ragione e del buon senso”.

In questo caso, etichettare Bitcoin come “religione” suggerisce che gli investitori bitcoin sono fanatici e non fanno scelte razionali.

Bitcoin buono e sano

D’altra parte, alcuni sostenitori di Bitcoin si sono appoggiati all’etichetta di religione. Gli articoli di McCook usano il linguaggio della religione per evidenziare alcuni aspetti della cultura Bitcoin e per normalizzarli.

Ad esempio, “stacking sats” (Impilare sats) – la pratica di acquistare regolarmente piccole frazioni di bitcoin – suona strano. Ma McCook si riferisce a questa pratica come a un rituale religioso, e più specificamente come “decima”. Molte chiese praticano la decima, in cui i membri fanno donazioni regolari per sostenere la loro chiesa. Quindi questo confronto fa sembrare più familiare lo stacking sat.

Mentre per alcune persone la religione può essere associata all’irrazionale, è anche associata a ciò che lo studioso di religione Doug Cowan chiama “l’errore buono, morale e dignitoso”. Cioè, alcune persone spesso presumono che se qualcosa è davvero una religione, deve rappresentare qualcosa di buono. Le persone che “impilano i sats” potrebbero suonare strane. Ma le persone che “decimano” potrebbero sembrare sane e di principio.

Bitcoin sano e buono

Associare Bitcoin alla religione potrebbe aggiungere una lucentezza di moralità. Takoyaki Tech/Getty Images

Usare la religione come struttura

Per gli studiosi di religione, classificare qualcosa come una religione può aprire la strada a nuove intuizioni.

Come studioso di religione J.Z. Smith scrive: “‘Religione’ non è un termine nativo; è creato dagli studiosi per i loro scopi intellettuali e quindi spetta a loro definirlo”. Per Smith, classificare determinate tradizioni o istituzioni culturali come religioni crea un quadro comparativo che si spera porti a una nuova comprensione. Con questo in mente, confrontare Bitcoin con una tradizione come il cristianesimo può far sì che le persone notino cose che prima non avevano notato.

Ad esempio, molte religioni sono state fondate da leader carismatici. L’autorità carismatica non deriva da alcun ufficio o tradizione governativa, ma esclusivamente dal rapporto tra un leader e i suoi seguaci. I leader carismatici sono visti dai loro seguaci come sovrumani o almeno straordinari. Poiché questa relazione è precaria, i leader spesso rimangono in disparte per impedire ai seguaci di vederli come normali esseri umani.

Diversi commentatori hanno notato che l’inventore di Bitcoin Satoshi Nakamoto assomiglia a una sorta di profeta. La vera identità di Nakamoto – o se Nakamoto sia in realtà una squadra di persone – rimane un mistero. Ma l’intrigo che circonda questa figura è fonte di carisma con conseguenze sul valore economico del bitcoin. Molti di coloro che investono in bitcoin lo fanno in parte perché considerano Nakamoto un genio e un ribelle economico. A Budapest, gli artisti hanno persino eretto una statua di bronzo in omaggio a Nakamoto.

Satoshi Nakamoto

Un busto di Satoshi Nakamoto a Budapest, Ungheria. Fekist/Wikimedia Commons, CC BY-SA

C’è anche una connessione tra Bitcoin e il millennialismo, o la convinzione in un’imminente salvezza collettiva per un gruppo selezionato di persone.

Nel cristianesimo, le aspettative millenarie implicano il ritorno di Gesù e il giudizio finale dei vivi e dei morti. Alcuni Bitcoiner credono in un’inevitabile “iperbitcoinizzazione” in arrivo in cui bitcoin sarà l’unica valuta valida. Quando ciò accadrà, i “credenti Bitcoin” che hanno investito saranno giustificati, mentre i “no coiner” che hanno evitato la criptovaluta perderanno tutto.

Bitcoin: un cammino verso la salvezza

Infine, alcuni Bitcoiner vedono bitcoin non solo come un modo per fare soldi, ma come la risposta a tutti i problemi dell’umanità.

“Poichè la causa principale di tutti i nostri problemi è fondamentalmente la stampa di denaro e l’allocazione errata del capitale come risultato di ciò”, sostiene McCook, “l’unico modo in cui le balene verranno salvate, o gli alberi verranno salvati, o il i bambini verranno salvati, è se solo fermiamo la degenerazione.

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Questo atteggiamento può essere il punto di confronto più significativo con le tradizioni religiose. Nel suo libro “God Is Not One,”, il professore di religione Stephen Prothero sottolinea la particolarità delle religioni del mondo utilizzando un modello a quattro punti, in cui ogni tradizione identifica un problema unico con la condizione umana, postula una soluzione, offre pratiche specifiche per raggiungere il soluzione e propone esempi per modellare quel percorso.

Questo modello può essere applicato a Bitcoin: il problema è la valuta fiat, la soluzione è Bitcoin e le pratiche includono incoraggiare gli altri a investire, “stacking sats” e “hodling” – rifiutandosi di vendere bitcoin per mantenere alto il suo valore. Gli esempi includono Satoshi e altre figure coinvolte nella creazione della tecnologia blockchain.

Quindi questo confronto dimostra che Bitcoin è una religione?

Non necessariamente, perché teologi, sociologi e teorici del diritto hanno molte definizioni diverse di religione, tutte più o meno utili a seconda dell’uso per cui la definizione viene utilizzata.

Tuttavia, questo confronto può aiutare le persone a capire perché Bitcoin è diventato così attraente per così tante persone, in modi che non sarebbero possibili se Bitcoin fosse considerato un fenomeno puramente economico.

 

Joseph P. Laycock, assistente professore di studi religiosi, Texas State University.

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Questo articolo è stato ripubblicato da The Conversation con licenza Creative Commons. Leggi l’articolo originale.

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