Billy Markus non sembrerebbe essere un grande appassionato di meme coin e token. E ha deciso di non mandarle a dire, tornando su un tema che in realtà aveva già fatto affrontato in passato.

E lo fa tramite il suo account Twitter, accusando gli altri meme coin di essere fondamentalmente degli schemi Ponzi – o delle catene di Sant’Antonio se vogliamo dirla all’italiana – che non fanno ridere e che utilizzano spam per cercare investitori.

Billy Markus attacca gli altri meme token “spam e schemi Ponzi!”

Una posizione molto dura, che arriva in un momento di difficoltà per Dogecoin, che viene scambiato nel momento in cui scriviamo a 0,12$, molto lontano dai suoi massimi storici. Polemica che però è anche segno della vivacità del progetto. Possiamo investirci tramite eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito che offre il TOP degli strumenti di investimento – intermediario che ci permette di investire su un listino di 50+ criptovalute e che offre anche strumenti esclusivi per il trading automatico.

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La polemica di Bill Markus: “Spam e schemi Ponzi

Una polemica che parte dal fondatore di Dogecoin e che attacca l’enorme universo dei meme token, quasi tutti a trazione canina. Almeno da quanto Shibetoshi Nakamoto – questo il suo nome su Twitter – ha scritto, non sembra però che la polemica sia diretta a Shiba Inu Coin, protocollo sempre dell’universo meme che ha forse superato in popolarità proprio il progenitore morale Dogecoin.

La satira ha sempre compreso elementi di intelligenza al suo interno. Cioè… gli scherzi sono divertenti. La pubblicità tramite spam, mentire su chi è coinvolto nel progetto, fare promesse ridicole, cercare disperatamente di ottenere l’attenzione di Elon per promuovervi, etc. non è né bello né divertente. Ricordate: Dogecoin fu creato 8 anni fa come satira, prendendo in giro i coin più idioti. Ironia. Satira. I “meme” coin di oggi invece non sono nemmeno meme. Sono creati da persone che provano a diventare ricche sfruttando chi vuole diventare ricco per conto proprio. Ma sono una cosa diversa.

Tweet molto duri che, fatta eccezione forse per Shiba Inu Coin, hanno comunque il merito di fotografare in modo corretto la pletora di token che sfruttano la popolarità dei cani shiba e che sono diventati letteralmente infestanti su Twitter.

Basta infatti aprire un qualunque Tweet di Elon Musk (e anche questo riferimento da parte di Bill è corretto) per rendersi conto della migliaia di messaggi di spam che puntano a pubblicizzare questo o quel nuovo meme token.

I meme token al capolinea: probabilmente Shiba e Doge non lasceranno spazio ad altri

Sebbene ci siano stati diversi progetti che rientrano a pieno diritto nella definizione di meme token e che sono riusciti a raggiungere un buon livello di capitalizzazione, ci sono buone probabilità che lo spazio continui a ridursi, anche perché molti dei capitali che gli sarebbero stati naturalmente destinati continuano a fluire verso altri comparti, in primis quello del gaming.

A meno di clamorosi stravolgimenti siamo pertanto davanti ad un movimento che, fatti salvi i due principali, sarà destinato a ridursi e ad attecchire sempre meno. Cosa che per molti appassionati del mondo cripto è da ritenersi come assolutamente desiderabile.