McLaren e OKX hanno sigillato un accordo che vedrà l’exchange diventare il primo partner commerciale del team di Woking. A rivelarlo un comunicato della stessa squadra che, per voce del CEO Zak Brown, vede nell’operazione una straordinaria occasione per avvicinare il pubblico allo storico team di F1.

OKX sarà main sponsor anche di McLaren Shadow esports Team, la divisione di Woking dedicata agli e-sport. Dalle gare al simulatore emergono nuovi talenti della guida, su cui le squadre di F1 puntano sempre di più. Un vivaio di futuri piloti, nativi digitali, che non tarderanno a portare in dote un nutrito seguito di fan cresciuti a videogames e NFT.

McLaren è sempre più crypto fan – arriva l’accordo con OKX exchange

Segnale questo della crescita del settore cripto – ricco e opulento – anche in comparti non convenzionali. Possiamo cavalcare quest’onda con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e con 100.000$ di capitale virtuale – intermediario che ci propone tutte le migliori cripto del settore a listino.

Per chi non vuole fare da solo è disponibile un sistema di copia dei migliori trader con il CopyTrader. E chi vuole panieri cripto già diversificati potrà fare affidamento agli Smart Portfolios per fare trading in stile ETF. Con 50$ passiamo al conto reale quando vogliamo.

Laddove fallisce Liberty Media, brillano le criptovalute

L’annuncio dell’accordo tra McLaren e OKX è stato reso pubblico nella settimana che precede il Formula 1 Crypto.com Gran Prix 2022, gara al debutto nella massima serie automobilistica per l’omonimo crypto exchange. Una novità nella novità che non sembra nascere dal caso, stando alle parole del CEO McLaren Zack Brown:

“Il primo Gran Premio di Miami in assoluto è l’occasione perfetta per noi per lanciare questa significativa partnership, attraverso la quale collaboreremo con OKX per portare la nostra esperienza di fan a tutti i nuovi livelli”.

Le parole di Brown dovrebbero risuonare ai piani alti della F1, laddove trova posto invece un establishment con in testa poche idee, e spesso ben confuse. Gli accordi con exchange e criptovalute sembrano sopperire solo interessi finanziari. Per quanto riguarda l’engagement del pubblico, la situazione si fa a tratti imbarazzante.

I proprietari della Formula 1 stanno cercando di avvicinare sempre di più il grande pubblico al Circus Iridato. Per ampliare la base di spettatori, gli americani di Liberty Media hanno messo in piedi un format che presta il fianco a più di qualche critica.

Le pressioni verso la FIA per aumentare lo spettacolo in pista si sono tradotte in discutibili modifiche ai regolamenti tecnico e sportivo. Le nuove normative stanno snaturando la massima serie nel suo spirito, creando forti malumori nel pubblico. Parallelamente, nel menu a stelle e strisce troviamo un documentario trasmesso su Netflix e girato in pista, durante le tappe del mondiale. Il risultato? Drive to Survive non piace né a piloti e team, né a gran parte degli appassionati di F1.

Laddove Liberty Media sta fallendo, l’universo delle criptovalute invece riesce benissimo. Se l’accordo tra McLaren e OKX sarà vincente ce lo dirà il tempo, ma dati i precedenti impegni del team di Woking in ambito cripto, non facciamo fatica a credere che l’operazione possa dare presto i suoi frutti.

Che bella questa cripto F1

La squadra dell’indimenticabile Bruce McLaren è tra le più ricettive in questo senso, nel panorama della F1. Vi abbiamo già raccontato del suo ingresso nel metaverso grazie alla partnership con InfiniteWorld, e degli accordi con Tezos che risalgono ormai a un anno fa.

Il team di Woking non è l’unico a lavorare in questa direzione, visto che giù Mercedes, Red Bull e Alpine portano sulle fiancate i loghi di FTX, Tezos XTZ e Binance. Operazioni tese da un lato a monetizzare e dall’altro ad aprire nuove forme di comunicazione con un pubblico giovane e che corre veloce, soprattutto su blockchain. FIA e Liberty Media, siete avvertite.