Pantera Capital è un nome noto a chi segue da vicino il mondo delle criptovalute, in particolare se emergenti. Siamo davanti ad un gruppo che, tra le altre cose, nelle sue operazioni di VC ha anche investito in Terra Luna.

Investimenti relativamente corposi ai quali non pochi stavano iniziando a pensare, con Pantera che rimane uno degli attori più importanti (e più discussi) dell’intero panorama cripto. Bene, secondo quanto riportato da Joey Krug, che è co-CIO proprio da Pantera, il gruppo si sarebbe liberato di circa l’80% delle sue posizioni con largo anticipo rispetto al crollo dell’intero ecosistema.

Cosa che, come vedremo, ha garantito al gruppo dei ritorni molto elevati e che sta facendo già sollevare più di qualche sopracciglio, in particolare da coloro i quali continuano a vedere in questa storia una manovra orchestrata da non meglio precisati poteri occulti del mondo della finanza. Poteri occulti dei quali, non ce ne vogliano quelli di Pantera, facciamo fatica a pensare facciano parte appunto quelli della gang di Krug. Ma vediamo insieme cos’è successo, anche per capire come si muovono fondi di questo tipo.

Pantera Capital si era già liberata di $LUNA

Tra gli investitori più conosciuti nell’ecosistema Terra Luna figurava, non è mai stato un mistero per nessuno, anche Pantera Capital, società di VC che in realtà partecipa sempre o quasi ai progetti emergenti di migliori prospettive. Il gruppo, che secondo quanto riportato dal co-CIO era entrato il $LUNA quando questa era già scambiata pubblicamente, aveva una posizione relativamente corposa all’interno dell’ecosistema.

Mossa “smart”, col senno di poi, da parte di Pantera

O meglio, una posizione acquistata per relativamente poco, che poi è maturata fino a valere 170 milioni, ovvero 100 volte l’investimento iniziale di Pantera. Posizione che poi è stata chiusa (come in realtà hanno fatto in pochi) in attivo, a quanto pare grazie ad un’intuizione dei principali attori del gruppo.

Abbiamo ridotto la posizione nel tempo mentre diventava sempre più profittevole, in primo luogo per mantenere un portafoglio diversificato. Abbiamo investito inizialmente in LUNA spinti dall’avanzamento nell’adozione da parte degli sviluppatori, l’utilizzo come strumento di pagamento e la vastità dell’ecosistema che gli stavano costruendo sopra.

Una mossa arguta, che non tutti i VC sembrerebbero aver fatto, con molti che presto e pubblicamente dovranno indicare le perdite conseguite in seguito ad uno dei più spettacolari crash della storia delle cripto.

Posizione che però ha anche, come purtroppo accade di continuo nel mondo cripto, sollevato polemiche, con diversi che credono poco alla buona fede di VC come Pantera Capital e che dunque insinuano, per il momento senza prova alcuna, operazioni “strane” da parte del gruppo.

Qualche polemica per Paul Veradittakit?

Un altro personaggio legato a Pantera Capital, in qualità di Partner, è Paul Veradittakit, finito nell’occhio del ciclone per un vecchio post sul suo sito personale riguardo Anchor, dove definiva il sistema a ritorno fisso, a basso rischio… letteralmente incredibile. Bene, incredibile lo era e la credibilità di un investitore comunque di un certo spessore ne uscirà forse ridimensionata.

Fino alla prossima volta però, perché sappiamo bene come in realtà il mondo delle criptovalute sia pronto a dimenticare, in particolare in presenza del prossimo scintillante gioiellino, quello che prometterà a tutti di tornare a guadagnare, magari con una DeFi matematicamente degenerata.

Tutto questo, nella speranza invece nostra, che tutti prendano quanto avvenuto a Terra Luna come un segnale importante di quello che può accadere e dal quale proteggersi, anche diversificando l’investimento come ha fatto Pantera, che ha molto successo, lo ricordiamo e lo riconosciamo, in quello che fa.