Lunedì nero: le borse europee e americane in subbuglio, così come il mercato cripto. Vendite a profusione, perdita di importanti supporti e più in generale panico generalizzato, per una situazione macro che non promette nulla di nuovo.

È proprio in questi momenti che diventa di massima importanza capire cosa potrebbe fare il mercato, come proteggersi e, per i più amanti del rischio, come mettersi alla ricerca di qualche mattone per ricostruire, ammesso che questo sia possibile in un mercato che davvero non promette nulla di buono.

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Il lunedì nero dei mercati: guerra, inflazione e recessione continuano a terrorizzare

La situazione è in realtà la medesima che stiamo affrontando da qualche settimana, con un risk off potente e prepotente che sta coinvolgendo tutti gli asset di rischio. Con Risk off si individuano storicamente quelle fasi durante le quali ci si libera di azioni e di altri asset di rischio, rifugiandosi negli asset ritenuti più solidi per i periodi di crisi. Un movimento che però ha stupito i più, dato che già in tanti pensavano di aver trovato un bottom in zona 30.000$ per Bitcoin, cosa che è stata smentita apertamente dai movimenti di mercato di oggi.

  • Inflazione

I dati continuano ad essere impietosi e qualcuno dovrebbe chiederne conto a quelle banche centrali che parlavano di fenomeno transitorio e comunque sotto controllo. Le cose, è evidente oggi, non stanno esattamente così e gli interventi restrittivi si preannunciano come più duri di quanto preventivato soltanto qualche settimana fa.

Questa situazione continua ad esercitare delle pressioni ribassiste su tutti i mercati finanziari, che come vedremo più avanti sono tutti in profondo rosso nonostante siano già lontanissimi dai livelli di fine 2021.

Sono tutti i mercati finanziari a soffrire
  • Guerra

Sembra che il vento all’interno della NATO potrebbe cambiare, almeno secondo le dichiarazioni del suo segretario, che avrebbe aperto indirettamente a dei negoziati tra Ucraina e Russia. Siamo però ancora in alto mare, dato che anche una soluzione del genere, con ogni probabilità, impiegherebbe settimane prima di far tornare la situazione, almeno economica, alla normalità.

Difficile poi pensare che i rapporti tra Russia e blocco occidentale possano tornare a quelli di una volta, almeno per quanto riguarda il gas. E questo è fonte di ulteriore preoccupazione a livello macro.

  • Incubo recessione

Anche qui, a meno di qualche artificio contabile, sembra che la situazione sia compromessa. Tutti gli istituti di statistica economica hanno rivisto al ribasso le previsioni, un tempo roboanti, che vedevano una rapida ripresa una volta usciti dalla questione COVID. Non è stato così: la Cina continua a perseguire una politica zero COVID e le complicazioni sul piano della supply chain internazionale non sembrano potersi affievolire, almeno per ora.

Come stanno andando i mercati?

In modo pessimo, con le criptovalute che avevano già aperto un tranquillo weekend di paura, weekend durante il quale i mercati hanno riversato tutta la loro ansia proprio sull’unico mercato aperto 24 ore al giorno.

All’apertura delle borse di lunedì però il ciclone si è abbattuto anche sui mercati azionari. FTSE MIB sotto di 3 punti, così come DAX, S&P 500, e Dow Jones (sebbene quest’ultimo messo marginalmente meglio). Una situazione spaventosa, che segnala come in realtà i mercati siano ancora nel panico più totale, con qualche specificità, come vedremo tra poco, anche per il mercato cripto.

  • Preoccupa(va) Celsius

Celsius è in pessime acque, dato che ha bloccato per gli utenti la possibilità di prelevare, segno che le riserve potrebbero essere in pericolo, se non già liquidate completamente. La situazione però sembra essere almeno parzialmente rientrata, dato che Nexo avrebbe fatto offerta per subentrare, offerta che dovrebbe essere resa pubblica a breve.

Sta di fatto che una parte del calo è sicuramente imputabile a questa situazione, che però potrebbe rientrare seppur con qualche perdita per i clienti attuali. Da continuare a monitorare.

  • Tutti guardano ad Ethereum

Tutti o quasi stanno guardando in queste ore ad Ethereum, che si trova su livelli di prezzo molto bassi e che viaggia con le stesse perdite del resto del comparto alt. Sono in molti a puntare il dito sulle difficoltà che il progetto potrebbe incontrare durante la fase di Merge, catalizzatore di preoccupazioni che si accumulano da tempo e delle quali avremo modo di parlare anche con Eugenio Benetazzo nella live programmata per domani sera alle 21:00.

È davvero tutto finito per Ethereum? Per ora chi la pensa così pecca, a nostro avviso, di eccessivo pessimismo (o ottimismo, a seconda dal lato dal quale si guarderà la vicenda). Storicamente Ethereum ha sempre avuto dei cali maggiori di Bitcoin nel corso dei bear market. Vediamo dove ci porterà questa volta.

  • Si stanno creando diverse occasioni

Almeno per chi guarda al medio e lungo periodo dato che tanti grandi token sono ormai n forte sconto. E potremo trovarli da eTorovai qui per ottenere un conto di prova gratis con tutto il meglio del mercato – intermediario che offre i 72+ cripto asset migliori del mercato. Sempre con la massima attenzione, perché i mercati continuano ad essere estremamente nervosi ed il rischio è che continuino a ballare ancora per molto.

Sempre massima attenzione – tante cripto potrebbero sembrare occasioni, ma non lo sono

Cosa serve per uscire da questa situazione?

Semplice, o meglio, semplice non è, perché andrebbero gradualmente risolti i problemi di cui sopra, cosa che non porterà via un giorno, non porterà via una settimana ma con ogni probabilità diverse settimane di aggiustamenti graduali. Potremmo essere vicini al bottom, ma al tempo stesso vedere volatilità importante e non adatta a chi non vuole correre rischi.