Andata e ritorno verso il mondo della centralizzazione per Solend, protocollo che è tra i più popolari all’interno dell’ecosistema di Solana e che è stato al centro di uno psicodramma che si è consumato nel corso delle ultime ore sui principali canali social.

Il protocollo, al fine di evitare la liquidazione automatica di una whale che vale una parte rilevante della liquidità del protocollo, ha votato per una sorta di confisca, salvo poi ripensarci a causa dell’enorme mole di polemiche che sono montate.

Una situazione che ha del paradossale per molti, e sulla quale si può investire tramite Solana, che troviamo sulla piattaforma sicura Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con capitale di prova illimitato – intermediario che ci permette di investire su 476+ cripto a listino, scelte tutte tra le migliori che abbiamo a disposizione oggi anche in prospettiva futura.

Abbiamo inoltre anche strumenti professionali che possiamo utilizzare per investire su questo specifico broker: MetaTrader 4 e TradingView, che sono i più utilizzati dai professionisti. Abbiamo anche un WebTrader che ci permette comunque di accedere a strumenti molto interessanti per il trading e anche all’intelligenza artificiale che segnala eventuali errori nei nostri investimenti. Con 50$ possiamo passare ad un conto reale.

Solend si appropria dei fondi di un utente, poi ci ripensa

Una delle polemiche più violente degli ultimi giorni sui social, nonostante veniamo dalle settimane che hanno visto capitolare o quasi diversi progetti, lasciando strascichi importanti in termini di perdite in portafoglio e di speranze per il futuro.

Situazione grave da Solend, ma ad alcuni…

Andiamo con ordine: una whale di proporzioni importanti ha una posizione che vale molto in relazione alla liquidità di Solend. Una posizione che se dovesse essere liquidata automaticamente potrebbe creare diversi effetti a catena anche all’interno del mondo di Solana che prescinde da Solend. Il team che gestisce Solend avrebbe cercato di mettersi in contatto con suddetta whale, cercando di farla muovere a copertura oppure di chiudere adesso le posizioni, prima che si raggiungesse la soglia critica di prezzo. Nessuna risposta, per giorni. E con una mossa molto poco DeFi il gruppo ha votato in fretta e furia per prendere il controllo del wallet.

Ovviamente non per sottrarre fondi, ma per procedere eventualmente con una liquidazione non automatica e OTC, ovvero cercando accordi con entità terze. Una mossa che ovviamente ha scatenato polemiche molto vivaci sui social, data anche la breve durata del voto che ha portato ad una scelta unica e che probabilmente continuerà a pesare nel curriculum di Solend ancora molto a lungo.

Polemiche che hanno innescato una nuova votazione, questa volta per revocare tali poteri d’emergenza.

Poco De, molto Fi, ma non è questo il punto finanziario della vicenda

È assolutamente improprio parlare di Finanza Decentralizzata nei termini in cui ne parlano in genere gli appassionati quando affrontiamo la questione di Solend e della sua scelta di dotarsi di poteri speciali. Siamo davanti ad un protocollo curato, con la governance che ha preso una decisione sicuramente grave, ma a loro modo di vedere le cose necessaria.

E questo potrebbe essere paradossalmente un motivo di ottimismo finanziario sul protocollo, con tanti investitori che, ancora una volta secondo noi paradossalmente, preferiranno chi ha un atteggiamento proattivo all’interno del mercato, in particolare in vista di una potenziale liquidazione di queste proporzioni. Potenziale liquidazione che metterebbe in crisi il protocollo e che ha dunque richiesto un intervento di questa rapidità, ancora una volta secondo quanto hanno deciso i gestori del protocollo.

Siamo d’accordo? Sicuramente no se la dovessimo vedere dal punto di vista della massima decentralizzazione possibile, ma non è questo quello che conta e che conterà in ambiente Solana, che continua a vivere per i fatti propri senza che queste polemiche, chi vivrà vedrà, abbiano un impatto negativo sul prezzo.