La situazione non esattamente confortante sui mercati è anche fonte di rumors senza alcun fondamento, che in queste ore stanno mettendo in dubbio la solidità di gruppi che sono tra i più importanti del settore.

Nelle scorse ore, principalmente sui social network, è stato il turno di Crypto.com, accusato di avere un piano per interrompere i prelievi per gli utenti a fronte di un’importante crisi di liquidità. Rumors che si sono fatti così insistenti da costringere il leader del gruppo, Kris Marszalek, ad intervenire pubblicamente e rassicurare gli animi.

No, Crypto.com non è a rischio e non è in crisi e anzi si sta rilanciando per guadagnare quote di mercato. E chi vuole potrà aprire un conto con Crypto.com che offre anceh 25$ di bonus operandoci senza grosse preoccupazioni, per un gruppo che punta a confermarsi anche nell’anno della sponsorizzazione alla Coppa del Mondo come uno dei più solidi in circolazione.

E continueranno ad essere offerti tutti i servizi di compravendita già presenti, nonché gli altri servizi come le carte e il cashback (seppur ridotti per questioni che oggi diventeranno più chiare) e con il Supercharger, lo staking e tutte le altre iniziative che lo rendono uno degli exchange più popolari del mondo.

Accuse e rumors contro Crypto.com: quanto c’è di vero?

Il recente crollo di Three Arrows Capital e di diverse altre società che operano nel settore delle criptovalute ha aperto a tutta una serie di inconvenienti, a questo punto non più soltanto finanziari. La macchina dei rumors, o se vogliamo quella del fango, è arrivata a toccare anche operatori di dimensioni molto rilevanti come Crypto.com, con voci che si sono fatte sempre più insistenti su una potenziale crisi di liquidità del gruppo.

Sempre approfondire, mai cedere al FUD!

Rumors che non hanno alcun tipo di fondamento però e che hanno costretto il CEO del gruppo Kris Marszalek ad intervenire direttamente su Twitter per riportare un po’ di serenità tra gli utenti e sui mercati.

Abbiamo iniziato ad ottimizzare i processi nel primo trimestre e quindi siamo in una buona posizione adesso. Ci sono state decisioni dure e impopolari. Ma erano anche le scelte giuste da fare. Sempre più persone iniziano a riconoscerle come tali. Nonostante la nostra taglia e nonostante la nostra ottimizzazione delle unità economiche, c’è ancora molto FUD che viene creato oggi. In sole due settimane ho letto del nostro tentativo di rallentare i prelievi e di promozioni speciali per favorire i depositi. Tutto ciò è clickbait falso. Le nostre policy per i prelievi sono le stesse di sempre e non abbiamo implementato alcun tipo di restrizione aggiuntiva. Non abbiamo promozioni per i depositi (e ci certifichiamo del fatto che quelle che facciamo girare siano profittevoli). Le persone sono libere di FUDare tutto quello che vogliono, ma questi sono i fatti: Crypto.com sarà una piattaforma cripto tra le prime 5 o forse anche tra le prime 3 su scala globale per introiti. Soltanto due player hanno numeri migliori dei nostri. Essere responsabili di una piattaforma sicura, affidabile e regolamentata che opera in tutto il mondo ha dei costi. Soltanto un pugno di operatori hanno raggiunto la taglia necessaria per supportare queste operazioni. Sono contento di vedere Crypto.com in questo sparuto gruppo, perché il resto finirà o acquisito oppure fallirà.

Riservando poi una fosca analisi per gli operatori di taglia decisamente inferiore a quella di Crypto.com.

L’industria sarà in condizioni migliori quando queste piccole aziende con un business model non funzionante saranno fatte fuori. Ci sarà sofferenza sul breve periodo, ma ne abbiamo già vista un po’ all’opera. Un nuovo spazio emergerà, più forte di prima, grazie a questa necessaria igiene. Ora torniamo a costruire – ci sono soltanto 330 milioni di persone che hanno criptovalute su scala globale. Ancora molto da fare prima di entrare nella prossima fase. Avanti!

Un’opinione che in realtà è condivisa da diversi analisti e da diversi operatori di mercato, anche se a nostro avviso il grosso dei danni dovrebbero essersi già palesati a livello pubblico e con forse qualche altro operatore che finirà gambe all’aria, non potendo però causare più danni di quelli che il mercato ha già sopportato.

Oggi come non mai occhio alle fonti

Rimane assolutamente necessario in periodi economicamente convulsi come quelli che stiamo affrontando scegliere con la maggiore attenzione possibile le fonti dalle quali ci documentiamo.

Evitiamo le testate che fanno troppo sensazionalismo e che possono sfruttare le legittime paure del momento per far passare messaggi e notizie senza alcun fondamento, innescando un panico di cui in questo momento il mercato non ha bisogno. È quello che proveremo a fare, come sempre abbiamo fatto, anche qui su Criptovaluta.it.