Betty Boop si veste di Non Fungible Token ed entra nel metaverso. La collezione Boop & Frens punta a riunire i fan del mitico personaggio in un unico spazio virtuale, dove poter acquistare uno dei 8.888 NFT a tema.

L’operazione avrà una portata culturale importante: il metaverso aperto sarà anche punto di incontro e discussione intorno a temi quali inclusività e accettazione sociale portati alla ribalta dal personaggio negli ormai lontani anni ’30.

Un altro colpo portato a casa dal mondo NFT pescando a piene mani dalla cultura pop. Altro segnale importante dell’evoluzione del settore, sul quale possiamo investire anche con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale sempre gratis con il TOP degli strumenti per fare trading – intermediario che ci permette di operare su 75+ asset cripto, molti dei quali legati proprio ai più importanti network del mondo NFT.

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Anche Betty Boop diventa un NFT

Betty Boop fa il suo esordio sugli schermi il 9 agosto del 1930, sotto forma di barboncina nel cartone animato Dizzy Dishes. Due anni più tardi in Bamboo Isle appare così come oggi la conosciamo: sembianze umane e carattere sovversivo per un personaggio ispirato a Helen Kane, al secolo Helen Clare Schroeder, ballerina e cantante famosa anche per il classicone I Wanna Be Loved by You.

Ancora capitalizzazione di “vecchi” franchise

L’irriverente Betty non tardò a suscitare l’indignazione dell’ala conservatrice statunitense, che con un colpo di spugna targato Production Code la mise al bando perché moralmente inaccettabile. Da succinta eroina dell’indipendenza femminile, la nostra si trasforma così in mansueta casalinga nel 1934, per poi sparire di scena cinque anni più tardi.

Una carriera breve ma intensa, con il personaggio che in brevissimo tempo diventò antesignano portavoce di temi molto discussi al giorno d’oggi. Per celebrare l’uscita del primo cortometraggio, Fleischer Studios, Inc ha deciso di dare nuova vita a Betty Boop con una collezione NFT a lei dedicata.

La data scelta per il drop non è affatto casuale, con i 8.888 collezionabili che verranno svelati il prossimo 9 agosto. La community Boop & Frens potrà utilizzare i Non Fungible Token per personalizzare il carattere con vestiti disegnati da MYAMI Studio, brand che sul metaverso si occupa di alta moda digitale.

I fan potranno anche partecipare a iniziative collaterali quali eventi e concerti in quello che sarà un metaverse aperto, nelle intenzioni di Global Icons, LLC e XLABEL, i partner coinvolti nell’operazione da Fleischer Studios, Inc, azienda che quasi cent’anni fa diede vita al personaggio.

Siamo eccitati all’idea di vedere Betty entrare nel metaverse, spazio ideale per creare una comunità e tecnologia imprescindibile delle future evoluzioni del web stesso.

Grande entusiasmo da parte di Mark Fleischer, presidente dell’omonima casa nonché nipote di Max Fleischer, padre artistico di Betty Boop. L’idea di creare un metaverso aperto servirà anche per tramandare i valori di un personaggio nato per portare avanti la lotta verso l’eguaglianza di genere in un Paese allora culturalmente arretrato.

Una collezione iconica

Betty Boop è stata sin dai suoi esordi icona di gentilezza, indipendenza ma soprattutto di accettazione sociale in un involucro decisamente sexy. Ha pagato caro lo scotto di essere in netto anticipo sui tempi, che oggi invece sembrano maturi per veicolare messaggi così delicati a una platea internazionale.

Platea che ancora una volta si ritroverà a trattare temi attuali in uno spazio sicuro e protetto, ma soprattutto in grado di dar voce a chi, per identità o genere, viene tutt’ora rilegato ai margini della società.

Il pubblico di Betty Boop potrà discutere di questo e altro, vestire l’eroina con abiti personalizzati, e assistere a iniziative collaterali e concerti a tema. Grazie a quel metaverso sul quale sempre più artisti decidono di riversare buona parte della loro produzione artistica.