La Wharton School, che fa capo all’università della Pennsylvania, ha istituito un corso di studi sul business nel metaverso. Si tratta di un programma articolato e decisamente approfondito, e che può vantare relatori d’eccezione.

Business in the Metaverse Economy durerà sei settimane, durante le quali gli studenti entreranno in contatto con aziende quali The Wall Street Journal, Second Life, Animoca Brands e altri autorevoli esponenti del settore.

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Ivy League sbarca nel metaverse

La Wharton School di UPenn (University of Pennsylvania) è una scuola di business di grande prestigio. Sul sito internet dell’istituto campeggia una dichiarazione che parla chiaro: Ispiriamo e formiamo i leader che guideranno la crescita economica mondiale. Abbiamo voluto sintetizzare così quanto si legge sul sito ufficiale della scuola, nostra vecchia conoscenza, e che per vision considera le nuove tecnologie una frontiera di business dalle enormi potenzialità.

Sono già tante le grandi università che spingono sul gas del metaverse

Ed è sulla scorta di tale vision che nasce Business in the Metaverse Economy, programma che si articola in circa 50 lezioni suddivise in sei settimane, dal costo di circa 4.500 dollari. Un programma immersivo, che metterà gli studenti in contatto con relatori provenienti da The Wall Street Journal, Second Life, Adobe, The New York Times, Animoca Brands e altri nomi di un certo calibro.

Il metaverse è un fenomeno i cui sviluppi sono ancora tutti da scoprire. Si tratta di un enorme bacino di opportunità per chi investe nelle nuove tecnologie: abbiamo selezionato i nostri relatori tra leader aziendali, imprenditori e uomini di business provenienti dalle realtà più significative in tale ambito.

Le dichiarazioni di Kevin Werbach, direttore accademico di Business in the Metaverse Economy del progetto, trovano nei nomi appena esposti una solida conferma circa la bontà del progetto.

Nomi che in fatto di metaverso hanno decisamente qualcosa da dire, avendo già sviscerato ognuno nel rispettivo campo d’azione le diverse opportunità che questa tecnologia ha da offrire. Il nome Animoca Brands ad esempio dovrebbe suonare familiare anche a chi non è appassionato di gaming, con la software house che spesso fa parlare di sé per i suoi titoli e soprattutto per il business che sta sviluppando.

Il gotta dell’istruzione punta sul metaverse

Il progetto della Wharton ha dalla sua un assetto decisamente concreto, e alza di una tacca l’asticella delle offerte formative che hanno blockchain e tecnologie derivate al centro del programma.

Notizie di questo genere ci arrivano dal mondo accademico ormai con una certa cadenza: proprio ieri abbiamo parlato dell’Università di Tokyo, alle prese con un programma formativo su metaverse dedicato agli studenti di ingegneria.

Meno recente, ma non per questo meno significativa, la notizia di Algorand che insieme all’Università di Melbourne ha messo in piedi un programma per far nascere corsi su blockchain e tecnologie affini.

Potremmo andare avanti a lungo nel fare esempi di questo tipo, dimostrando come accademici e criptovalute siano ormai legati a doppio filo. Business in the Metaverse Economy è probabilmente il progetto più avanzato che abbiamo trattato ad oggi, con l’università della Pennsylvania che torna di nuovo sulle nostre pagine e che conferma la sua posizione d’avanguardia se si parla di offerte formative in NFT, blockchain e metaverse. Con una curiosità: in questa scuola ha seguito corsi anche Warren Buffett, oggi arcinemico dello spazio cripto.