Buone nuove per tutti coloro i quali attendevano un segnale da parte di Voyager. Il servizio, tra quelli che hanno sofferto maggiormente per la catena del contagio innescata da Terra Luna e finita a tutti o quasi gli operatori del settore, permetterà ai propri utenti di effettuare prelievi.

Questo annuncio arriva dopo settimane molto complicate per l’intermediario, che ha ricevuto l’ok da parte della Corte per permettere ai propri utenti di prelevare Bitcoin e le altre utilità Cripto depositate presso la piattaforma.

Una notizia generalmente buona per tutto il mercato cripto, sul quale possiamo investire don eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top degli STRUMENTI DI TRADING – intermediario che ci permette di investire su tutti i principali progetti cripto, con 75+ asset già disponibili a listino.

Con il CopyTrader possiamo investire in modo automatico copiando i migliori oppure spiando all’interno dei propri portafogli. E possiamo anche investire con strumenti gestiti come gli Smart Portfolios, che consentono di investire al top all’interno del mercato in panieri cripto già diversificati. Con 50$ possiamo passare ad un conto reale.

Indice pagina

Il tribunale da l’ok: gli utenti potrebbero poter tornare a prelevare

Arrivano buone notizie per chi è stato coinvolto dal crack di Voyager e si è visto congelare la possibilità di ritirare denaro o meglio criptovalute e Bitcoin. Secondo quanto è stato diffuso dal gruppo infatti lo scorso giovedì il tribunale avrebbe acconsentito al ritorno di 270 milioni di dollari ai clienti, una somma che farebbe “comodo” a chi si è trovato dall’oggi al domani con i propri fondi bloccati. Si tratterà dei fondi custoditi presso MCB, con il resto del miliardo detenuto ancora da Voyager che sarà gestito invece dal curatore fallimentare.

Voyager restituirà parte dei fondi

Non si hanno nel frattempo notizie per quanto riguarda 3AC, con la situazione forse più compromessa dell’intero universo di servizi che sono caduti a cascata dopo il crack di Terra Luna e il successivo crollo dei prezzi dei crypto asset.

E per quanto riguarda Celsius, indiscrezioni dall’America parlano invece di possibilità di evoluzioni in senso positivo tramite tribunale, che dovrebbero arrivare a breve. Manca ancora però la conferma, quindi i nostri lettori dovranno ancora pazientare un po’.

Cosa ne è stato della profezia di SBF?

Ovvero della profezia del leader di FTX, che aveva annunciato altri crolli a catena che avrebbero coinvolto crypto exchange di medie e piccole dimensioni? Qualcosina si è visto, in particolare in Lontano Oriente, senza che però questo sia effettivamente diventato un problema a macchia d’olio impossibile da arginare.

Una buona occasione comunque per ribadire quanto effettivamente sia importante la custodia dei propri fondi e il fatto che not your keys, not your coins, ovvero dei rischi che sono coinvolti nel detenere i propri crypto asset presso terzi.

Chi era in Voyager, Celsius e in un’altra ventina di operatori ha finito per imparare la lezione più cara della sua vita. Chi si è salvato questa volta ne faccia tesoro, anche se la lezione è stata pagata da altri.

Sì, il contagio è probabilmente concluso

Complice anche un rimbalzo importante di tutto il settore cripto dai minimi registrati poche settimane fa. Ne avevamo già discusso sul nostro canale con Luigi Travaglini e torniamo ora a fare nostra l’opinione che avevamo espresso in quel frangente.

Con un excursus importante anche nel mondo della privacy, cosa che torna di attualità oggi con la crisi TornadoCash – altro tema fondamentale tra quelli che ruotano intorno al mondo cripto.