Polygon sta lavorando allo sviluppo di Intella X, piattaforma di gaming on chain che avrà il compito di traslare in chiave Web3 i titoli di Neowizz, software house che si prepara all’inevitabile quanto indispensabile svolta.

Per politica aziendale gli sviluppatori saranno ricompensati col token nativo $IX, disponibile anche per gli utenti alle prese con un’ambiente che si preannuncia come progetto P2E allo stato dell’arte.

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Altra partnership di Polygon nel mondo gaming

Per Neowizz è giunta l’ora: bisogna entrare nel paradiso del crypto gaming e per farlo c’è bisogno di una guida esperta e sufficientemente navigata. Il Virgilio della situazione, manco a dirlo, sarà Polygon Matic, che compare sulle nostre pagine più spesso di quanto non faccia il sommo poeta tra le terzine dantesche della Divina Commedia.

Ancora Polygon sulla cresta dell’onda

Chiusa la parentesi culturale passiamo alla ciccia, perché in ballo ce n’è tanta. In Polygon si sono impegnati a lanciare Intella X, piattaforma di gioco su blockchain chiamata a far girare House of Poker, Cats & Soup e gli altri popolari titoli a firma Neowizz.

Il progetto va in direzione P2E puro: i giocatori guadagneranno il token nativo della piattaforma che assieme a un nutrito corpus di NFT andrà a costituire la base di asset da capitalizzare in-game. Come si evince dal tweet in ballo ci sarebbero anche PFP NFT legati ai più popolari progetti della software house coreana.

Il gaming domina la scena

Ma c’è di più: a quanto pare la piattaforma integrerà un crypto wallet per gestire le proprie ricchezze, col token utilizzato anche per ricompensare gli sviluppatori alle prese con un progetto che sembra promettere bene.

Dai primi dettagli si intuisce che i gamer godranno di un certo grado di autonomia nella gestione delle proprie risorse, e già questo suona come un’ottima notizia per gli appassionati di P2E. Il tema è al centro di continui dibattiti, con soggetti del calibro di Animoca Brands che a più riprese parlano di metaverso aperto, per estremizzare ulteriormente il concetto di interoperabilità tanto caro agli amanti del gaming on chain.

Un approccio a cui altri big si stanno avvicinando in maniera più soft, come Microsoft che di recente si è fatta carico dei piani di espansione di StarHeroes, uno sparatutto dove si guadagna ma in cui non è prevista, almeno per ora, alcuna possibilità di vendere o scambiare i propri asset con gli altri utenti.

È su meccaniche di gioco convincenti da un lato e libertà di capitalizzazione dall’altro che si gioca la partita più importante, caratteristiche comuni dei progetti di successo su cui la blockchain che ha raggiunto la carbon neutrality è sempre pronta a scommettere.

Una partita che vede i colossi del settore sfidarsi a fior di investimenti, e che mette in palio una torta estremamente golosa. Il gaming on chain muove centinaia di miliardi di dollari all’anno: cifre che non possono essere ignorate da nessuno degli attori in ballo E Polygon è riferimento per tante realtà che intendono esplorare il paradiso dei giochi su blockchain, un viaggio che se affrontato senza la giusta guida ci mette un attimo a trasformarsi in un purgatorio vero e proprio.