Definirlo un momento storico è forse troppo poco. Ethereum ha completato il merge anche sull’ultima testnet e si avvia dunque al passaggio finale anche per la mainnet, passaggio che dovrebbe avvenire, secondo quanto preventivato, già il prossimo 19 settembre, e dunque tra poco più di un mese.

Si chiude così l’ultimo capitolo di test del passaggio, per Ethereum, da Proof of Work a Proof of Stake, passaggio epocale non solo per questo protocollo, ma più in generale per tutto il mondo DeFi che ci fa riferimento. Un test concluso con successo che ha portato tra le altre cose $ETH a una delle sue corse più incredibili delle ultime settimane. Corsa che lo ha riportato in quota 1.900$, somma che in pochi avrebbero immaginato anche soltanto un paio di settimane fa.

Chi vuole prepararsi anche finanziariamente a questo passaggio storico e magari investire anche sul lungo periodo può farlo tramite eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutti gli strumenti utili per fare trading al TOP – intermediario che oltre ad Ethereum offre accesso a 75+ cripto asset già inseriti nel suo listino, sui quali poter investire con strumenti unici e impossibili da trovare altrove.

Possiamo investire infatti utilizzando il CopyTrader, sistema che garantisce la copia dei migliori investitori in un solo click a chiunque. E possiamo anche aprire al mondo degli investimenti in paniere con gli Smart Portfolios, portafogli che ci permettono di investire come con gli ETF, ma senza costi aggiuntivi. Ci bastano poi 50$ per passare ad un conto reale di trading.

Ultimo capitolo di test per il merge di Ethereum

Ci siamo, Ethereum ha completato l’ultimo test, quello sulla testnet Görli (o Goerli, come continuano a riportarla i media USA), prima del merge ufficiale. Merge che, lo ricordiamo a tutti i nostri lettori, è l’”evento” che porterà Ethereum da un sistema di validazione in Proof of Work in stile Bitcoin ad un sistema in Proof of Stake.

Ormai dovremmo esserci

Si tratta di uno degli eventi più importanti per l’intero mondo delle Criptovalute e, almeno a nostro avviso, in particolare per il mondo della DeFi, che continua ad avere come riferimento primo e impossibile da sostituire proprio $ETH con il suo network. Sarà importante anche per tanti progetti nel gaming e nel Metaverse, che potranno così continuare a considerare l’ecosistema di Ethereum casa loro.

Il passaggio, questo per la cronaca, è stato relativamente indolore e ancora una volta i (pochi) problemi che si sono avuti sono stati imputati a qualche errore nel fare l’upgrade di diversi nodi. Problemi che sono simili a quelli che si sono sperimentati nelle precedenti fasi di test e che dunque non dovrebbero essere fonte di particolare preoccupazione per il prossimo passaggio.

Così come è stato confermato anche da Marius Van Der Wijden, uno degli sviluppatori di Ethereum, che quando in Italia erano le primissime luci del mattino, ha dichiarato come concluso il merge.

Fork o non fork, sarà questa la chain che continuerà a dominare il suo ecosistema

Se il merge dovesse avvenire secondo canoni, e su questo c’è ormai relativamente poco da dubitare, sarà questa chain a dominare il suo spazio. Ci riferiamo alle guerre civili, che poi civili non sono perché la fonte di disturbo è tutta esterna alla community, che dovrebbero portare ad almeno un fork di chi vuole rimanere in Proof of Work.

Si farà? Non si farà? Alcuni exchange e intermediari stanno già quotando un eventuale token parallelo, mentre altri si sono già dichiarati possibilisti. Con un piccolo problema però per gli scissionisti: già diversi progetti di enorme rilevanza hanno offerto appoggio pieno al passaggio verso PoS, rifiutando tra le righe un possibile deployment su eventuali fork. E quando i nomi sono quelli di Tether, di Chainlink e di USDC lo spazio per sviluppare qualcosa di concreto in così poco tempo rimane decisamente poco.