A 49 anni dalla scomparsa di Bruce Lee, una mostra riprodurrà nel metaverse i luoghi d’infanzia e gli oggetti appartenuti al compianto attore. Un viaggio immersivo in realtà virtuale per celebrare colui che più di tutti ha contribuito alla popolarità delle arti marziali in tutto il mondo.

L’iniziativa nasce da un progetto di PRIZM, digital Agency di Hong Kong, al quale prendono parte anche un’istituto professionale locale e Hong Kong Polytechnic University School of Design, con il mondo accademico ancora una volta in prima fila nel sondare le applicazioni basate su blockchain.

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Per gli appassionati di Bruce Lee

Bruce Lee manca ad appassionati di arti marziali e cinema da tanto tempo. Nato a Chinatown nel 1940, torna in quella Hong Kong che diede i natali ai suoi genitori ad appena tre mesi di vita. In un continuo andirivieni tra Cina e Stati Uniti, il futuro attore si stabilisce a Seattle per terminare nel 1962 gli studi superiori.

Bruce Lee vola nel metaverse

Il carattere irrequieto ed esuberante lo porta in contatto con la criminalità di strada che imperversava tanto in Cina quanto a San Francisco, e di lì a intraprendere ben presto gli studi delle arti marziali. Bruce Lee debutta nel cinema ancora in fasce, nella pellicola Golden Gate Girl datata 1941, ma è nel 1972 che arriva al successo planetario: Dalla Cina Con Furore lo consacra star del cinema e ambasciatore delle arti marziali nel mondo.

Da sempre maniacale tanto nella preparazione fisica quanto in quella mentale, viene stroncato da un edema celebrale il 20 luglio 1973, probabilmente a causa dell’ultra lavoro svolto in palestra e sul set, che avrebbe causato un’eccessiva disidratazione dei suoi tessuti. Le cause della morte tuttavia non furono mai chiarite del tutto, complice l’oscura vicenda che lo vorrebbe vittima di un farmaco somministratogli per placare l’ennesima emicrania, e i tentativi di insabbiare i risultati dell’autopsia da parte di mafie cinesi vicine a Hollywood.

Ci pensa PRIZM

Bruce Lee manca da 49 anni, un lasso di tempo che tre studenti dell’Hong Kong Institute of Vocational Education cercheranno di accorciare con Revival of the Memory: Bruce Lee’s Home in Metaverse, mostra dedicata al compianto attore che ospiterà nel metaverso la riproduzione della sua casa natìa.

Un viaggio nei luoghi intimi dell’atleta da esplorare in realtà virtuale grazie al progetto voluto dalla digital agency PRIZM, progetto che vede coinvolta anche Hong Kong Polytechnic University School of Design, a conferma dell’interesse che i grandi atenei dimostrano nella blockchain e nelle tecnologie da essa derivate.

Interesse a quanto pare diffuso negli ambienti universitari della città che vide crescere il giovane Bruce Lee: abbiamo visto di recente Hong Kong University of Science and Technology offrire corsi nel metaverse per ampliare l’offerta formativa, e per favorire l’accesso al mondo del lavoro ai propri iscritti.

Di più ampio respiro l’iniziativa promossa da Klaytn Foundation, che ha investito 20 milioni di dollari nel progetto Blockchain Research Center guidato da Korea Advanced Institute of Science and Technology e National University of Singapore.

Questi sono solo alcuni dei casi che vedono università e aziende del comparto lavorare insieme per lo sviluppo delle tecnologie su cui si fonda l’ecosistema delle criptovalute. Un ecosistema che fa bene non solo a DeFi e investitori, ma all’umanità intera, grazie alle positive ricadute in qualsiasi ambito dello scibile umano.