Polygon Matic ha annunciato un nuovo programma di assunzioni. La società è alla ricerca di ben 200 figure professionali da inserire nel suo organico, seguendo un piano di crescita che fa il paio con i successi inanellati dal protocollo nel tempo.

Il bear market non è un problema, ma al contrario un’opportunità per la compagnia di origini indiane con sede a Dubai, che ha saputo capitalizzare anche con l’orso a piede libero. Il punto critico è scovare i talenti su cui puntare all’interno di un ecosistema, quello del Web3 lato sviluppatori, che di standardizzato ha ancora ben poco.

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Matic cerca nuove forze

Se qualcuno dei nostri lettori sente di avere le carte in regola può lanciarsi: Polygon sta cercando 200 tra sviluppatori, manager e altre figure che potranno lavorare anche da remoto, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Le nuove leve andranno ad affiancare i 500 dipendenti già presenti in azienda, e saranno impiegate su tutti i progetti dell’ecosistema.

Reperire talenti in grado di portare avanti il nostro sviluppo non è affatto semplice. Non lo è per aziende che operano nell’ambito della rete così come oggi la conosciamo, figuriamoci per l’ambiente Web3.

Le parole di Bhumika Srivastava, responsabile delle risorse umane in Polygon, descrivono il difficile quadro entro il quale la società sta cercando di massimizzare il vantaggio competitivo sul fronte sviluppo. Uno scenario complicato ammorbidito però, paradossalmente, dalla recente flessione dei mercati.

Polygon vuole aumentare la forza lavoro del 40%

Il bear market ha scosso profondamente il comparto, con alcune società costrette a chiudere i battenti e altre che hanno tamponato l’emergenza con licenziamenti di massa. Chi nell’inverno – non solo meteorologico – è riuscito a capitalizzare oggi si trova in una posizione di vantaggio. Condizione di cui Polygon può godere grazie soprattutto ai 450 milioni incassati a febbraio, poco prima che la situazione iniziasse a degenerare.

Il round guidato da Sequoia Capital India è stato fondamentale in quell’occasione: oltre ai benefici di riflesso che ci si attendeva potessero investire $MATIC lato mercato, il progetto ha goduto di liquidità che torna utile oggi, proprio nel momento in cui altri si trovano col wallet a secco.

Ancora una dimostrazione di dominance

Ecco che il protocollo su base Ethereum si ritrova nelle condizioni di poter crescere quando i mercati spingono altre società a tirare i remi in barca. Rimane da gestire il problema della scarsa reperibilità di risorse umane, necessarie a garantire futuri sviluppi all’altezza del blasone.

Credibilità costruita passo dopo passo, accordo dopo accordo, e soprattutto forte dei risultati ottenuti in campo. Derivata da soluzioni che ben presto sono arrivate ad accelerare il progresso tecnologico di un comparto, quello delle criptovalute, in perenne evoluzione.

Nell’eterna rincorsa a sicurezza e scalabilità, il layer 2 di $ETH più popolare ha posto milestone di un certo peso nel corso sul suo cammino. Un esempio su tutti il caso ZkEVM, soluzione nata con il potenziale per rivoluzionare letteralmente il comparto. Il background per far bene in azienda, c’è. Auguriamo alle nuove leve di poter portare l’asticella ancora più in alto.

Se il bear market ha visto tante aziende del mondo cripto tagliare il personale per quanto possibile, c’è chi sta cercando di invertire la tendenza, come appunto Polygon Matic.