Le quotazioni del Bitcoin (BTC) hanno attraversato martedì 13 settembre – una sessione estremamente movimentata, con l’iniziale raggiungimento di massimi relativi a 22770, cui ha fatto seguito l’avvio di forti prese di beneficio dopo la pubblicazione dei dati americani sull’inflazione, a metà pomeriggio. In tarda serata Bitcoin era arrivato a scambiare a 20061 dollari, con un calo del -10% circa su base giornaliera.

BitCoin / USD, grafico a barre mensili, prezzi fino al 13/09/2022, ore 23.23, last 20199.44

L’arretramento secco di ieri va contestualizzato nel quadro di fondo ancora non-direzionale che caratterizza l’oscillazione di lungo periodo. Su grafico storico a barre mensili è ben riassunto lo scenario che si sta sviluppando a partire dai minimi dello scorso giugno, toccati a 17600 dollari. I prezzi si sono limitati a ripetuti cambi di tendenza nel corso di tutto il periodo estivo, riuscendo comunque ad effettuare delle ampie escursioni al rialzo nell’ordine del +45% circa, fino ai massimi di agosto (quota 25202).

Il dato tecnico essenziale è che da ormai tre mesi i valori stanno però “orbitando” attorno alla linea dei 19870 dollari senza assumere direzione e senza riuscire ad allontanarsene in via definitiva. Si tratta di una notizia rilevante in quanto sul livello a 19870 transita uno dei supporti principali di lungo periodo, corrispondente al vecchio massimo storico di dicembre 2017, massimo che aveva retto per ben tre anni prima di venire oltrepassato alla fine del 2020.

Da giugno in poi per ben quattro volte i valori si sono affacciati sotto al livello, a forte rischio di accelerazione ribassista. Per dare un’idea degli spazi che si aprirebbero sotto, basti segnalare che il supporto di lungo periodo immediatamente inferiore è rintracciabile non prima di area 13200/14000.

BitCoin / USD, grafico a barre da 30 minuti. Prezzi fino al 13/09/22, ore 23.15, last 20219.13

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo vedere nel dettaglio come è maturata la situazione tecnica a seguito della pericolosa accelerazione ribassista di ieri. Si sono formate resistenze a 21125/195 e 21840/940 che costituiranno, in caso di recuperi prima di venerdì, altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso. Non sono visibili al momento riferimenti tecnici di rilievo più vicini, in quanto è necessario tenere conto dell’aumento secco della volatilità di queste ore. I valori si trovano a ridosso del supporto intermedio di quota 19860/900, livello da cui potrebbe scattare a breve qualche provvisoria reazione, o quantomeno una sosta nel flusso delle vendite. Le proiezioni sono ribassiste fino a 18800/18840.

Al raggiungimento di tale livello sarà necessario attendere indicazioni tecniche dai prezzi prima di aggiornare l’analisi, in quanto si potrebbero verificare le condizioni per un ulteriore affondo. Lo scenario descritto verrebbe annullato dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 21940.