Se ne parlava ormai da qualche giorno e quanto preventivato si è puntualmente verificato. Parliamo del passaggio post merge di tanti miner da Ethereum verso altri lidi, e in particolare verso Ravencoin, che a rigor di logica sarebbe dovuto essere uno dei beneficiari massimi della fuga dell’hashrate.

E stando a questi primi dati, che sono ancora parziali, sembrerebbe proprio essere così. Ravencoin avrebbe avuto un balzo di circa il 500% dell’hashrate che viene dedicato al network. Un passaggio in avanti molto importante, che però come vedremo dovrà anche fare i conti con il futuro che dovrà poggiarsi su qualcosa di più solido di un aumento dell’hashrate estemporaneo.

Possiamo trovare Ravencooin $RVN anche su Capital.comvai qui per ottenere un conto gratuito di prova con il meglio che questo mercato ha da offrire – intermediario che ci offre accesso anche ad altre 476+ cripto asset per comporre anche portafogli diversificati e che possano offrirci diversi spunti anche nel settore degli alt emergenti.

Al suo interno anche strumenti molto avanzati per il trading e per l’analisi, come MetaTrader 4 e TradingView, che sono gli strumenti più utilizzati dai professionisti di questo spazio, insieme ai quali poter anche investire in concomitanza con il WebTrader dotato di intelligenza artificiale. Ci bastano 20€ per passare al conto reale.

Ravencoin fa +500% in poche ore, anche se soltanto in termini di mining

In una giornata abbastanza fiacca che non ha visto grossi scossoni neanche con il merge di Ethereum forse il dato più interessante delle ultime ore è proprio la crescita di hashrate che è stata fatta registrare da Ravencoin. Si tratta di una crescita importante, del 500% dopo comunque una crescita graduale per tutta la scorsa settimana.

Ancora tanti punti interrogativi

Segno che il fuggi fuggi di chi faceva mining Ethereum è in realtà già partito in blocco e che si stanno cercando alternative per mantenere in funzione delle mining rig che valgono ancora tanti denari e che spesso sono inserite in contesti industriali.

Un dato importante, che però non dovrebbe trasformarsi per i nostri lettori in una considerazione di investimento diretta su Ravencoin, sul quale ci si aspettavano movimenti del genere. Perché a dettare il prezzo sul medio e lungo periodo saranno sicuramente delle altre questioni che prescinderanno da quanti miner rimarranno in quest’orbita.

Occhio ai dati, che sono questi

In realtà i dati che riguardano il mining di Ravencoin sono piuttosto eterogenei e ci raccontano di una situazione sì interessante, ma anche in via di definizione.

  • Il picco potrebbe essere alle spalle

Come ci fa d’altronde comprendere il grafico che riportiamo qui in allegato e che è stato ricavato da 2miners, uno dei centri di consolidamento mining più importanti al mondo. Il picco sembrerebbe essere per l’appunto alle spalle, con una flessione ribassista che potrebbe anche protrarsi.

  • Servirà del valore

Sia per i miner, che al momento starebbero minando comunque in perdita su $RVN, sia per quanto riguarda il network. Nessuno continuerà a farlo in mancanza di questo punto cruciale. E generare valore ed effetti network su reti di questo tipo non è comunque facile.

  • I miner possono cambiare rapidamente destinazione

Anche questo è un fattore di cui tenere conto. Anche se le alternative non sono moltissime. Staremo a vedere quale dei network alternativi in Proof of Work riusciranno a portarsi a casa una parte dell’hashrate che un tempo era destinato ad Ethereum. Per il momento è il caso di rimanere alla finestra e di prendere posizione solo dopo analisi approfondite, senza farsi prendere dalla FOMO soltanto perché l’hashrate destinato ad un network è cresciuto a dismisura.