Le quotazioni di Polkadot (DOT) stanno cercando di recuperare terreno in queste ultime ore nel rapporto contro dollaro americano (USD), dopo che, in corso di giornata, sono stati raggiunti nuovi minimi di periodo a quota 6.11.

In sostanza, il mercato ha – almeno per il momento –  interrotto la discesa che sta proseguendo in accelerazione dal picco relativo del 10 settembre, e lo ha fatto quando ormai le rilevazioni erano giunte ad un soffio dagli importanti minimi del 13 luglio scorso registrati a quota 6.01, il punto più basso degli ultimi due anni. Mentre sono le ore 16.12 di lunedì 19 settembre, DOT viene scambiato a 6.38 dollari, in calo del -0.93% su base giornaliera.

Il grafico a barre daily evidenzia come Polkadot si sia praticamente rimangiato, nel corso del ribasso delle ultime quattro settimane abbondanti, quasi l’intero rialzo che era salito nel corso del mese precedente, iniziato proprio dai già menzionati minimi di quota 6.01. Il fatto che le quotazioni si stiano avvicinando all’area di reazione posta appena sopra alla linea dei 6.00 dollari lascia aperta la possibilità che, già nel corso di questa settimana, possa cominciare a svilupparsi un nuovo tentativo di recupero.

A nostro avviso è però necessaria la formazione di un ultimo minimo, prima che possa prendere corpo un rialzo sostenibile per le successive 5-10 giornate almeno. Il dato essenziale, infatti, è che allo stato attuale mancano ancora indicazioni convincenti di esaurimento del ribasso, e ciò dovrebbe agevolare in primis il raggiungimento di area 5.80 e, solo successivamente, un ritorno progressivo della pressione in acquisto.

Passando su grafico a barre di 30 minuti, possiamo visualizzare con maggiore accuratezza l’azione odierna dei prezzi, in rapido recupero, che si stanno dirigendo verso la zona delle nuove resistenze localizzabili a 6.58 e 6.93/96. Le resistenze sono i punti ove presumibilmente si stanno concentrando in questa fase i venditori. Costituiranno pertanto altrettanti punti di probabile ripartenza del ribasso da sfruttare in caso di ampliamenti del recupero, in special modo fra stanotte e domani (martedì 20).

Le aspettative sono di tenuta delle resistenze a favore dell’avvio di un affondo fino a 5.95 e 5.77, target principale. Solo dopo il raggiungimento di quest’ultimo livello potremo andare a cercare indicazioni tecniche di rialzo, previa aggiornamenti. Il segnale tecnico è short solo su recuperi almeno a 6.51; in caso contrario, le dimensioni del teorico stop risulterebbero sproporzionate rispetto al potenziale guadagno. Lo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 6.96.