Continuano ad arrivare segnali molto positivi per quanto riguarda il mondo delle criptovalute e di Bitcoin, almeno ai piani alti della finanza. L’impegno di tante banche d’affari continua a crescere e si aggiunge all’equazione anche qualche altro gruppo. Questa volta è il caso di DBS, gruppo di grande forza in quel di Singapore, che amplierà un servizio di trading cripto destinato, almeno per ora, ai suoi clienti più facoltosi e anche agli istituzionali.

Un passaggio importante, in una delle giurisdizioni da sempre pallino dei cripto appassionati, che segnala come questo bear market non abbia in realtà avuto effetti sui grandi gruppi che per Bitcoin e cripto hanno grandi progetti, in particolare sul lungo e lunghissimo periodo.

Un ottimo segnale per un mercato che oggi si apre con un leggero rialzo, sul quale possiamo investire con la conveniente piattaforma eTorovai qui per ricevere un conto virtuale gratuito con il top degli STRUMENTI per il trading – intermediario che ci offre la possibilità di investire su 78+ cripto asset, scelti tra i più solidi anche per il medio e lungo periodo.

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Anche DBS vuole una fetta del mercato cripto e Bitcoin

La notizia è di quelle importanti, perché vede protagonista una delle banche più importanti del mondo, con miliardi di transato e soprattutto con un pacchetto clienti da far impallidire le migliori banche italiane. Parliamo di BDS, Development Bank of Singapore, che ha allargato l’accesso al suo servizio, un tempo decisamente ristretto, di trading cripto, rispecchiando, dice la banca, il desiderio di sempre più clienti di avere accesso non mediato a questo mercato.

Il servizio si allarga

Una notizia che è importante sotto due profili: da un lato infatti c’è l’impegno della più importante banca di Singapore, banca di punta di un’economia florida e in crescita importante. Dall’altro viene invece segnalato l’interesse da parte dei clienti più facoltosi della banca, che nonostante il bear market che ha distrutto buona parte della capitalizzazione del comparto, continua ad attirare attenzioni.

E sarà proprio in virtù di questo che il gruppo andrà ad allargare a 300.000 i servizi che prima erano di fatto inesistenti, perché legati ad un gruppo molto ristretto di clienti del gruppo. Con la nuova espansione avremo invece 300.000 clienti del gruppo che potranno accedere direttamente al trading in Bitcoin, ma anche in Ethereum, Bitcoin Cash e anche Ripple.

Trading con volumi che forse non potranno avere un impatto diretto sul mercato in termini di acquisti, ma che comunque faranno da guida anche per altre banche di quell’area geografica, innescando almeno in parte quel cammino necessario per la diffusione, anche alle grandi masse, di questo comparto almeno come strumento di investimento.

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Nonostante il bear market continuano le attenzioni

Attenzioni che arrivano dai grandi gruppi, anche quando pubblicamente attaccano Bitcoin come fa JP Morgan, che poi al tempo stesso gestisce invece fondi diretti in $BTC. Segno che anche i più scettici, anche quelli che avrebbero tutto da perdere da una diffusione di queste rivoluzionarie tecnologie devono finalmente arrendersi a quella che è una domanda insistente da parte dei propri clienti, facoltosi o meno.

Il tutto mentre in Europa e nello specifico in Italia, almeno presso i grandi gruppi, si continua a dormire, forti anche di un settore pubblico di vigilanza sui mercati che si è sempre preoccupato di frenare tali appetiti. Ma il mondo intanto continua ad andare avanti e il rischio è quello di trovarsi ad una distanza siderale e progressivamente sempre più difficile da colmare.