Anche Pamela Anderson finisce in una collezione NFT, pensata per immortalare on chain la sua bellezza, a partire da tre scatti originali di Stephen Wayda, storico fotografo di PlayBoy. L’asta si compone di tre fotografie, una delle quali inedita, stampate e autografate dall’attrice.

La opere finiranno nelle mani di chi si piazzerà l’offerta vincente: per l’inedito il prezzo di riserva è stato fissato in 3 $ETH, mentre le altre due foto partono da un prezzo di circa 200 dollari l’una. Che sia l’occasione giusta per una delle donne più desiderate del secolo scorso di tornare in auge?

Tutti vogliono i propri NFT e i grandi brand, anche personali, sono ormai alla carica. Segno della vivacità di un settore che sta risentendo del bear market per quanto riguarda le quotazioni ma non per le iniziative. E possiamo investirci con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI di TRADING PRO – intermediario che ci permette di investire su 476+ cripto asset già a listino in un contesto di oltre 3.000 titoli disponibili su tutti i mercati.

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Anche Pamela Anderson avrà i suoi NFT

Calmate i bollenti spiriti, anche se da una rapida googlata pare sia diventata ben diversa dalla bambola in carne, ossa e polimeri che i nati tra i primi ’70 e metà anni ’80 ricordano con affetto. Ma poco importa: stiamo pur sempre parlando di Pamela Anderson, e dell’asta NFT a lei dedicata.

Scendiamo nei dettagli: wallet permettendo è possibile mettere le mani su tre scatti a firma Stephen Wayda, e che ritraggono la nostra in altrettante pose. I fortunati vincitori porteranno a casa il negativo originale in formato 35 mm, una stampa autografata e il certificato di autenticità cartaceo a fare da copia fisica a quello emesso su chain.

Una delle foto è inedita, proposta con prezzo di riserva fissato in 3 Ethereum, mentre le altre due hanno una base d’asta di 199 dollari.

Pam rimane sempre la mia preferita, tra le tante modelle che ho fotografato: abbiamo lavorato insieme per ben 28 anni, è stato un periodo emozionante e divertente insieme. Spesso scherzavamo, e le dicevo che l’ho vista nuda più volte io di quanto non abbiano potuto fare molti dei suoi mariti.

Questo il commento di un ironico Stephen Wayda, fotografo americano noto per le innumerevoli collaborazioni con Playboy e co-protagonista di questa iniziativa. La popolarità di Pamela Anderson è di per sé garanzia di successo, e voler affidare la sua bellezza all’immortalità della blockchain è intento lodevole. A voler fare i pignoli però, manca qualcosa di importante.

Mano al portafoglio Ethereum per chi vuole provare ad aggiudicarsi i NFT

Un ricordo del mondo che fu?

Al token digitale questa volta non verranno abbinate esperienze da vivere nel mondo reale, elemento ormai irrinunciabile in iniziative del genere e destinate al successo. Niente incontro con Pam insomma, che al netto dell’anagrafe continua imperterrita a disturbare i sogni di molti irriducibili ex adolescenti, svezzati con le sue fatiche cinematografiche.

Rimanendo in tema celluloide sono tante le star di Hollywood ad aver abbracciato la tecnologia dei Non Fungible Token, da Anthony Hopkins che pubblica il suo Ethereum domain su Twitter al visionario Spike Lee che usa i token per finanziare progetti di giovani registi emergenti, solo per citarne due a caso.

Ora anche la nostra Pam è pronta a tuffarsi nel mare magnum dei Non Fungible Token, con un’iniziativa che rende omaggio alla sua (ei fu) proverbiale bellezza. A lei vanno i nostri auguri, che sappia reinventarsi come il mitico Jim Carrey, non fosse altro per averci fatto compagnia nei meravigliosi anni ’90.