È stato lanciato RobotEra, titolo The Sandbox in cui i giocatori devono ricostruire il Pianeta Taro distrutto dall’ennesimo conflitto tra specie. I pochi robot rimasti costituiscono le risorse principali da cui ripartire per dare vita a una nuova società.

Alcune risorse sono fornite di default, le altre vanno acquisite giocando, oppure possono essere acquistate. il gioco presenta dinamiche P2E: non manca la possibilità di scambiare e vendere liberamente i propri NFT con gli altri giocatori. Siamo solo agli inizi, ma con la base utenti destinata a crescere il gioco promette sviluppi molto interessanti.

Un altro passo in avanti per The Sandbox, che potremo anche sfruttare per esporci su $SAND, che troviamo su eTorovai qui per ottenere il conto demo gratis con TRADING AUTOMATICO copiando i PRO – intermediario che ci offre la possibilità di investire su 78+ criptovalute, scelte tra le migliori anche nel settore del gaming e dei metaverse.

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Un altro grande colpo per The Sandbox

Un’ambientazione post-apocalittica, lande desolate raccontano silenti l’ultimo scontro che ha definitivamente annientato le parti in conflitto. Solo alcuni robot dotati di pensiero, movenze e sentimenti umani sono sopravvissuti al disastro: sono le risorse NFT da acquisire per ricostruire quasi da zero una nuova società.

The Sandbox – RobotEra

Questo è lo scenario che ci troviamo di fronte in RobotEra, gioco su The Sandbox in cui bisogna acquistare terreni ed edifici per far ripartire la vita. La cura della terra offrirà le risorse per costruire nuovi robot, da impiegare nella ricostruzione e volendo anche per qualche capatina in altri metaverse, inviando magari un robot a un concerto mentre sul Pianeta Taro proseguono le attività ricostruzione.

Non si parla di guerra: quella sarà lasciata ai robot che acquisiamo nel gioco e che possiamo mandare in missione. I giocatori saranno impegnati in attività quali costruzione, esplorazione e commercio, e qui oltre al multiverse di cui sopra salta fuori l’altra caratteristica interessante, quella che non può mancare nei progetti crypto gaming destinati al successo.

Ci riferiamo ovviamente all’assetto P2E del gioco: ogni alleato trovato in azione (ce ne sono 10.000 sparsi nei 7 continenti) sarà un NFT che può essere guadagnato giocando, comprato da altri utenti oppure venduto, per la gioia del wallet che andrà così a rimpinguarsi.

La Alpha continua a macinare collaborazioni

L’impostazione Play-to-earn e la possibilità di qualche gita fuori porta, con i robot da mandare magari a qualche live di Steve Aoki non sono le uniche caratteristiche di sicuro interesse. Il titolo presenta anche meccaniche di gioco che promettono davvero bene.

Possiamo acquistare appezzamenti di terreno o riceverli tramite airdrop come ricompensa per avere acquisito i robot, e gestirli in completa autonomia. Un continente generato casualmente dal sistema fornisce le risorse da raccogliere per curare e far crescere la propria terra. Il robot fornito di base, l’alter ego del giocatore, può essere sostituito e personalizzato a piacimento, così come massima libertà viene lasciata in fatto di mercato secondario e rapporti sociali tra gli utenti.

Come tutti i giochi su blockchain che si rispettino, e in particolare quelli che prendono vita in un metaverse, la socializzazione è alla base delle dinamiche di gioco e fornisce un ulteriore plus a livello di intrattenimento. Anche su questo aspetto si fondano le possibilità di successo del titolo, che avrà necessariamente bisogno di un’ampia base utenti per svilupparsi nel migliore dei modi.

Le caratteristiche per far bene ci sono tutte e gli esempi positivi in casa non mancano affatto. Non ci resta che aspettare: sarà il tempo a dirci se si tratta di un progetto buono, oppure ottimo.