Le quotazioni di Chainlink (LINK) hanno avviato la settimana in sostanziale stabilizzazione, nello stretto range fra 7.02 e 7.22 contro dollaro americano. La settimana ottava, ultima di settembre, era stata caratterizzata da una ripartenza della pressione ribassista a partire dai massimi relativi raggiunti a quota 8.54. Tale evento ha messo tecnicamente in condizione il mercato di puntare ad un’ulteriore espansione della debolezza, nel corso delle prossime 3-5 giornate almeno.

Su grafico di lungo periodo cerchiamo di focalizzare quella che è la situazione di fondo nella quale si muove LINK. Il dato essenziale per l’analisi è che è stato sfondato al ribasso, nel corso del secondo trimestre di quest’anno, il vecchio supporto di quota 11.50 che si era formato nel lontano 2019. Tale livello ha assunto adesso funzioni di resistenza principale, ed il supporto immediatamente inferiore è da ricercare non prima di quota 3.66.

Ovviamente ci guardiamo bene dal voler fornire obiettivi ribassisti fino a 3.66, ma l’analisi del contesto di lungo periodo è, a nostro avviso, comunque necessaria per inquadrare l’ambito nel quale si sta muovendo anche adesso LINK. La struttura del trend dominante è ribassista, per cui sarà preferibile evitare posizioni di tendenza al rialzo nel corso del mese di ottobre, salvo che si verifichi qualche – per ora inattesa – rottura di resistenza a modificare lo slancio del trend, quantomeno nel breve periodo. Da questo punto di vista, non ci sono quindi novità da segnalare rispetto alle analisi pubblicate a metà settembre.

In avvio di settimana Chainlink si trova sotto alle medie mobili su grafico giornaliero, e sotto anche a quelle su grafico weekly. Ciò significa che è in atto un riposizionamento sia dei venditori, che speculano al ribasso e stanno abbassando progressivamente i livelli di ingresso short, e sia dei compratori, alcuni dei quali sono rimasti incastrati con posizioni long in perdita e attendono un rimbalzo per liquidare.

Riteniamo che gli ordini di vendita si stiano concentrando in questa fase in corrispondenza dei livelli di resistenza posti a 7.27 e 7.61/7.65. Entrambi costituiranno quindi probabili zone di ripartenza del ribasso in caso dio recuperi in settimana. Le proiezioni indicano obiettivi a 6.74 e 6.61 (il principale), virtualmente alla portata dei prezzi entro l’inizio della prossima settimana.

Il segnale tecnico è short ma solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, da prezzi comunque non inferiori a 7.25. Lo scenario verrebbe annullato dalla rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 7.65. Quando sono le ore 13.12 di lunedì 3 ottobre, Chainlink viene passato di mano sui principali exchange a 7.16 dollari, in leggero guadagno su base giornaliera (+0.70%).