L’opera di Vincent van Gogh verrà affidata all’immutabilità della blockchain per essere conservata e tramandata alle future generazioni. A farsi carico dell’operazione è Vincent van Gogh Sites Foundation, che ha lanciato la prima collezione NFT dedicata al geniale pittore olandese.

Acquistare i Non Fungible Token vorrà dire ricevere materiale multimediale e oggetti fisici da custodire nel mondo reale, come stampe a firma Vincent van Gogh e altri collezionabili di pregio. Parte del ricavato sarà utilizzato per sostenere progetti che mirano alla conservazione del patrimonio artistico e culturale su blockchain.

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Anche il grande Vincent van Gogh in NFT

Vincent van Gogh non poteva mancare all’appello, con la blockchain chiamata a custodire, conservare e tramandare alle prossime generazioni l’immenso patrimonio artistico e culturale che lui e altri Maestri del passato ci hanno lasciato in eredità.

NFT per la memoria

Un nome tra i più altisonanti, ma non l’unico a cui discendenti e professionisti nel campo dell’arte hanno assicurato memoria immortale. Torneremo sugli illustri omologhi più tardi, per ora ci soffermiamo sulla collezione NFT voluta da Vincent van Gogh Sites Foundation per inaugurare la presenza del pittore olandese nel Web3.

Una raccolta decisamente articolata che attraverso 39 opere racconta la terra natale del post-impressionista olandese. L’obiettivo è quello di divulgare non solo il tratto pittorico, ma anche la cultura e le tradizioni che hanno fatto da tela alle vicende umane e artistiche di Vincent van Gogh.

Vogliamo tramandare la sua opera e il suo ricordo alle generazioni presenti e future, senza restrizioni fisiche come tempo e spazio. Possiamo raccontare le incredibili storie sulla vita personale e professionale di van Gogh a qualsiasi abitante del pianeta Terra. Reinvestiremo il ricavato per preservare e tramandare questo inestimabile patrimonio alle future generazioni.

Le dichiarazioni sono di Frank van den Eijnden, direttore di Vincent van Gogh Sites Foundation che tesse le lodi della blockchain come potente strumento di comunicazione, in cui custodire l’eredità artistica e umana che van Gogh ci ha lasciato.

Un’operazione che funzionerà?

Abbiamo dato uno sguardo alla piattaforma di Appreciator, partner tecnologico dell’operazione e marketplace dove vengono venduti i NFT d’autore. Le quotazioni sono ovviamente fuori dalla portata di molti, ma visto che circa la metà del ricavato verrà destinato a progetti di conservazione dell’arte di van Gogh su chain, ben vengano prezzi adeguati.

E ben venga nel wallet dei fortunati possessori la replica multimediale di una foglia dipinta dal geniale artista. Le opere digitali saranno accompagnate da oggetti fisici: certificati d’autenticità emessi da Vincent van Gogh Sites Foundation, stampe e una replica in argento della foglia custodita in un’elegante scatola di legno.

Chissà, magari in una delle future iniziative verrà riproposta una versione su chain di Ritratto del Dottor Gachet, opera battuta nel 1990 da Christie’s per l’iperbolica cifra di 82,5 milioni di dollari.

E se Christie’s è ormai lanciata in direzione Bitcoin e criptovalute da un pezzo, il suo diretto concorrente non sta certo a guardare. Stiamo parlando di Sotheby’s, altrettanto prestigiosa casa d’aste che ultimamente è tornata sulle nostre pagine con una collezione NFT a firma Sebastião Salgado.

Arte e criptovalute ancora una volta insieme, col nome di Vincent van Gogh che circola nell’ambiente da tempo, e che finalmente potrà trovare una collocazione degna del suo blasone nell’imperitura memoria garantita dalla blockchain. Insieme a quello di tanti altri Maestri come Salvador Dalí, che ci hanno lasciato un tesoro d’arte e cultura di inestimabile valore.