Limit Break ha acquistato uno spazio pubblicitario da 6 milioni e mezzo di dollari per mandare in onda un suo spot all’interno del Super Bowl 2023. La software house Web3 investe in uno tra i più popolari eventi sportivi negli States, pronto a tagliare il traguardo delle cinquantasette edizioni.

Il Super Bowl, che molto probabilmente ospiterà nei i suoi spazi commerciali altre aziende del comparto, già nelle scorse edizioni aveva siglato importanti collaborazioni con exchange e società crypto.

Continua dunque la tradizione di sponsor a tema cripto per il SuperBowl, il tutto all’interno di una vetrina che è la più seguita a livello mondiale. Porterà bene al mondo cripto e Web3? Chi crede che sia così potrà investire con la piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con strumenti anche di TRADING AUTOMATICO – per un intermediario che ci permette di investire al meglio su 78+ crypto token, sia per qualità dei listini sia invece per qualità degli strumenti.

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Crypto e Super Bowl ancora insieme

Limit Break, software house attiva in ambito crypto gaming, sarà presente alla cinquantasettesima edizione del Super Bowl con uno spot tutto suo. Lo spazio pubblicitario è stato acquistato per 6,5 milioni di dollari, e andrà in onda sull’emittente FOX.

L’edizione 2023 dell’evento sportivo più popolare in terra americana conta quindi, ad oggi, almeno un’azienda in rappresentanza di Bitcoin e criptovalute. Un numero destinato a crescere, dato che la finale più attesa d’America è in programma per febbraio dell’anno prossimo.

È il Web3 a spingere

Considerando poi la presenza fissa di exchange e operatori di settore alle ultime edizioni, c’è da aspettarsi che da qui a breve altre società si uniscano a Limit Break.

Ho gestito personalmente investimenti in marketing nell’ordine di miliardi di dollari, e posso assicurare che uno spot al Super Bowl è quanto di più efficace esista al mondo. Gli spettatori continuano a parlare degli spot per un anno intero.

Queste le parole di Gabriel Leydon, co-fondatore insieme al socio Halbert Nakagawa di Limit Break. Leydon lascia intuire come l’argomento sia di sua competenza, dati i suoi trascorsi con la stessa manifestazione che evidentemente hanno portato i risultati attesi.

Limit Break si affaccia quindi al palcoscenico pubblicitario più importante d’America forte dei suoi dirigenti, che evidentemente conoscono bene il campo d’azione. E l’investimento da 6 milioni e mezzo di dollari non spaventa affatto la game house che sta cercando di passare dal modello free-to-play a quello basato sui NFT chiamato free-to-own.

Un evento nell’evento

D’altronde il Super Bowl è forse l’evento sportivo più atteso e seguito d’America, la finale del campionato NFL che assegna il titolo più ambito da ogni squadra di football americano in circolazione. Il clamore sportivo fa il paio con quello mediatico che accompagna l’incontro, grandioso e raffinatamente esagerato come solo l’industria dello spettacolo statunitense sa garantire.

E per grandioso intendiamo tutto: dagli show di contorno al pubblico pagante, per non dimenticare il battage pubblicitario chiamato a sorreggere il tutto da un punto di vista finanziario. Gli spot del Super Bowl, comunque vada la manifestazione sportiva, sono destinati a passare alla storia, o comunque a rimanere nella mente dei consumatori per almeno un anno, per citare Gabriel Leydon.

Lo sanno bene anche le aziende del comparto che non si lasciano spaventare dai mercati ribassisti e non si fanno remore nell’investire fior di milioni. Per dare un’idea di quanto criptovalute e Super Bowl siano affini, l’edizione passata è stata soprannominata Crypto Bowl, vista la presenza dei principali exchange e di personaggi del calibro di Eminem e Snoop Dogg, che più passa il tempo e più si fanno ambasciatori del comparto, tirandosi dietro qualche critica strumentale e un enorme seguito di pubblico.