La notizia, che poi notizia non è, è stata ripresa qui e lì senza troppa convinzione, e ne capiamo pure i motivi. Ethereum, grazie al disposto combinato dell’Upgrade London e al passaggio alla Proof of Stake sarebbe diventato deflativo. Ovvero, gli Ethereum prodotti sarebbero minori di quelli che vengono burnati.

Una questione che, ammesso che sia vera sul medio e lungo periodo, a nostro avviso stanno tutti trattando con un pizzico di superficialità, come al solito dividendosi in schieramenti ferocemente opposti e senza capire sotto sotto nulla di cosa stia effettivamente accadendo nel mondo di Ethereum.

Un mondo di Ethereum che, almeno secondo alcuni, potrebbe giovarsi di questa “nuova” configurazione monetaria. E chi così ritiene, anche al termine di questa guida, che sia un buon segnale, potrà investire con eToroche qui propone anche un conto di prova gratuito con 100.000$ di CAPITALE VIRTUALE – intermediario che propone un kit completo per l’analisi e l’investimento di livello professionale anche sulle cripto, con 78+ cripto asset già presenti in listino.

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Ethereum è deflativo: cosa dicono i dati

Ne abbiamo letto sia qui che lì: con il passaggio alla Proof of Stake l’ecosistema di Ethereum sarebbe diventato deflativo. Ovvero la quantità di Ether prodotti dal sistema sarebbero inferiori a quelli bruciati dal meccanismo introdotto con il London Upgrade. Tutti possono verificare in tempo reale se, come e quando questo stia avvenendo.

Per evitare di farsi gabbare dagli autodichiarati esperti, da chi vorrebbe spingervi all’investimento e da chi parla di ultra sound money – ovvero moneta super solida – sarà il caso di cercare di capire come funziona questo meccanismo nel complesso.

Non è questo il punto
  • Sì, dopo il Merge l’emissione di Ethereum si è ridotta notevolmente

E possiamo fare tutte le simulazioni del caso su Ultra Sound Money, sito che rappresenta in tempo reale quello che sta avvenendo in termini di supply di Ethereum e anche di burn. Un sito che consigliamo a tutti di studiare anche perché permette di cambiare i parametri nel tempo così da capire come e quando Ethereum potrebbe continuare ad essere deflativo.

  • No, non è così semplice

Perché dipende da una combinazione di fattori, ovvero dalla quantità di Ethereum in staking e dalle commissioni che mediamente saranno necessarie per operare sul network e dunque dalla congestione dello stesso. In altre parole, più basso è il monte in staking e più alto il numero di transazioni, tagliando la questione con l’accetta, più sarà alto il saldo a favore del burn.

  • Non è detto che debba interessarci

Sebbene in molti stiano ricamando su questa vicenda, è altrettanto vero che forse sarebbe il caso di ignorarla. Non perché non possa cambiare sul lungo periodo e al verificarsi di determinate condizioni il quadro operativo di Ethereum, ma perché sul breve avrà poco impatto su domanda e offerta e perché sul medio e lungo potranno crearsi nuovi equilibri.

Analizzare la questione deflativa di Ethereum con un modello superfisso, dove tutti i fattori rimangono invariati – comprese le commissioni effettive che gli utenti sono disposti a pagare. Per quanto possa essere qualcosa che spegne forse gli entusiasmi, è qualcosa a nostro avviso di cui tenere conto. Le fortune, anche finanziarie, di Ethereum, dipenderanno da altro – e questo non vuol dire che non ci saranno.

La discussione sulla “ultra sound money”

È una questione che andrà anche questa affrontata possibilmente in discussioni più serie di quelle che si leggono oggi sui social. Il fatto di essere eventualmente parte di un ecosistema deflativo (che deve essere comunque confermato sul lungo) rende Ethereum moneta ultra-solida?

Non me ne vogliano gli amici appassionati di Ethereum, ma anche questo è un discorso che poggia su basi troppo superficiali per essere preso sul serio.

  • Predictable o prevedibile

In questo senso la differenza grossa con Bitcoin è che quest’ultimo ha una politica monetaria, se così vogliamo chiamarla, completamente prevedibile. Ogni tot blocchi c’è una riduzione dell’emissione per blocco e nulla può cambiarla. Con Ethereum avremo dei fattori a concorrere all’emissione quasi in tempo reale, o meglio a contribuire al saldo tra emissione e burn.

  • Un sistema monetario ultrasolido ha bisogno anche di altro

Non si può ridurre tutto all’andamento della base monetaria. Altrimenti basterebbe forkare oggi Bitcoin, impostare la coinbase a 0 e aver così inventato la moneta più solida di sempre. Ci sono altri fattori di cui tenere conto, come l’incensurabilità, la decentralizzazione, le possibilità di accesso ugualmente disponibili per tutti. Su questo specifico aspetto, ancora una volta ribadendo che non si dovrebbe trattare di una guerra tribale, chi vi scrive ritiene Bitcoin altamente superiore.

  • È un problema?

Assolutamente no. Ethereum può benissimo prosperare facendo altro. Ovvero continuando ad essere snodo centrale della DeFi e ad essere de facto standard per gli smart contract e per le tecnologie che gli ruotano intorno. Essere moneta di ultima istanza è però altra cosa. Non tutti possono farlo – e bisognerebbe iniziare a ragionare nei termini in cui non interesserà neanche a Ethereum esserlo.