Mondo cripto e Bitcoin diviso per quanto riguarda l’arrivo a Downing Street, la residenza storica del Prime Minister britannico, di Rishi Sunak. Da un lato qualcuno ricorda aperture verso stablecoin e NFT (delle quali abbiamo già parlato in modo dettagliato anche su Criptovaluta.it). Dall’altro invece ci troviamo a dover fare i conti, ci sono i video, con uno dei più importanti sostenitori delle CBDC nel Regno Unito.

Due facce della stessa medaglia? Le considerazioni da fare sono in realtà diverse, sempre premettendo che anche se non viviamo nel Regno Unito, quanto deciso da quelle parti e a quelle latitudini può essere di impatto anche in Europa, data anche la rilevanza sul piano finanziario di quel paese.

Di aperture ce ne sono state e con ogni probabilità ce ne saranno, in particolare verso il mondo degli stablecoin. E potremo investire sui network che li supportano e li alimentano anche con la piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere il tuo conto di prova gratis con i migliori strumenti anche AUTOMATICI – un intermediario che offre esposizione su praticamente tutti i migliori network che ospitano stablecoin.

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Rishi Sunak: “friend or foe” delle cripto?

Rishi Sunak è diventato Primo Ministro del Regno Unito. È il più ricco di sempre, è il primo (ci fanno notare quelli attenti a queste vicende) di origini indiane e induista. A noi però che ci occupiamo del mondo delle criptovalute ci interessa poco. Come abbiamo fatto per il governo Meloni, quello che ci interessa è capire davvero quale potrebbe essere l’indirizzo del nuovo governo in relazione al mondo che seguiamo tutti i giorni su Criptovaluta.it.

  • La questione NFT della corona

Questione che fu già coperta a suo tempo su Criptovaluta.it. Ai tempi, parliamo in realtà di pochi mesi fa, Rishi Sunak era Cancelliere dello Scacchiere, in altre parola una sorta di omologo del nostro Ministro dell’Economia e delle Finanze e aveva proposto l’avvio di una serie di NFT che sarebbero stati emessi dalla Zecca della Corona. Di acqua sotto ai ponti del Tamigi ne è in realtà passata molta. Elisabetta II è morta lasciando il trono a Carlo III, personaggio forse con meno ascendente e con meno appeal anche per una collezione di NFT emessa da un’istituzione così importante.

Si proseguirà con le iniziative inaugurate durante il premierato di Boris Johnson?

Ma non è ovviamente questo l’aspetto più importante dell’atteggiamento di Rishi Sunak nei confronti del mondo cripto. Lo stesso ex – cancelliere dello scacchiere aveva infatti fatto intendere la volontà di trasformare UK in una sorta di hub mondiale cripto, cosa per la quale sarebbe stata fondamentale l’apertura anche al mondo degli stablecoin.

  • Apertura agli stablecoin come metodo di pagamento

Anche per quanto riguarda gli stablecoin l’atteggiamento di Rishi Sunak si era dimostrato essere di piena apertura. Prima della caduta del governo di Boris Johnson sembrava si stesse lavorando alla possibilità di creare un framework normativo che avrebbe riconosciuto tali coin legati a valute fiat.

Un’apertura? Evidentemente sì, anche se il giudizio dovrà essere sospeso fino a quando non vedremo le modalità di applicazione di questa eventuale novità, ammesso che ci sia il tempo per vederla alla luce prima delle prossime elezioni nel Regno Unito.

La questione CBDC

A destare la massima preoccupazione nel mondo cripto è però un video messaggio di promozione delle CBDC all’interno del Regno Unito e per tramite della Bank of England, la banca centrale del paese.

Oggi sono orgoglioso di affermare che sotto la presidenza del Regno Unito, il gruppo delle sette più avanzate economie del mondo, il G7, sta lanciando principi di policy pubblica per le CBDC, le valute digitali delle banche centrali. Possono essere una versione digitale della moneta. Una sorta di banconota digitale che può essere usata insieme a contanti e monete. Al contrario della moneta digitale di oggi, sarebbe emessa direttamente da una banca centrale come la Bank of England. E i governi e le banche centrali di tutto il mondo stanno lavorando insieme per capire cosa significherà avere una valuta digitale significherà. Questo riguarda anche questioni che interessano le persone, come sicurezza, integrazione con altri sistemi di pagamento, che sia efficiente sul piano energetico e disponibile per tutti.

Un messaggio che dunque non è soltanto di sostegno, ma che ribadisce l’impegno fattivo per il loro studio e la loro introduzione, anche grazie all’azione diretta in seno al G7, azione che può avere effetti importanti di accelerazione per questo tipo di pratiche.

E qui, direbbero i nostri nonni, casca l’asino. A poco potrebbe valere un’apertura almeno verso il mondo degli stablecoin se questo dovesse effettivamente rivelarsi come un trampolino di lancio per rivoluzioni monetarie in senso restrittivo e di controllo sulla popolazione.