Quattordicesimo compleanno per il documento più importante di sempre della storia di Bitcoin, ovvero per il suo white paper, che è stato rilasciato per la prima volta da Satoshi Nakamoto il 31 ottobre 2008. Ne è passata tanta, anzi tantissima di acqua sotto i ponti – con Bitcoin che è diventato una realtà forse più importante si sarebbe potuto immaginare ai tempi.
White paper dal quale appunto scaturirà, relativamente a stretto giro di posta, l’ecosistema Bitcoin nel suo complesso a pochi mesi di distanza, ovvero il 3 gennaio 2009, che è invece la data ufficiale di avvio del Bitcoin network con il mining del primo blocco, il genesis block. Una data solo per nostalgici? Assolutamente no: il white paper di Bitcoin rimane un documento importantissimo sul piano non solo tecnico, ma anche politico.
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14 anni di white paper di Bitcoin: tutto nacque il 31 ottobre 2008
Una data che forse in pochi ricordano ma che per Bitcoin è comunque importante. Il 31 ottobre 2008 veniva infatti pubblicato per la prima volta il white paper di Bitcoin, il documento di 9 pagine rilasciato da Satoshi Nakamoto, creatore o creatori del protocollo la cui identità è ancora motivo di dibattito e parte di un mistero che non è stato risolto e che forse non lo sarà mai.
Una rivoluzione in sole 9 pagine, che racconta di un Bitcoin P2P e-cash, in un documento anche tecnico all’interno del quale, valga come curiosità, non viene mai utilizzata né la parola blockchain né tanto meno la parola mining.
Un documento storico – che invitiamo tutti a leggere e a comprendere e che è stata la base scientifica e operativa, filosofica e morale, per l’unica grande rivoluzione nel mondo monetario partita dal basso, davvero decentralizzata e unica, almeno ad avviso di chi vi scrive, in grado di poter tentare di cambiare il mondo per come lo conosciamo.
Auguri white paper: 100 di questi giorni
E forse anche di più, se il cammino di Bitcoin dovesse procedere con la stessa forza degli ultimi 13 anni. Un cammino che lo ha portato a diventare molto che forse in pochi avrebbero immaginato subito dopo aver letto per la prima volta il white paper.
Sì, è diventato coin da spendere e utilizzare su un network decentralizzato e al riparto dalla censura, ma anche tanto altro, come asset d’investimento per grandi gruppi e per soggetti istituzionali, nonché anche per piccoli risparmiatori.
Bitcoin è anche diventato un simbolo, tante volte anche oggetto di pessimi tentativi di imitazione. Un simbolo che tutti dovremo contribuire a proteggere e diffondere, non avendo paura di chi vuole farlo solo proprio e vuole rivendicarne una sorta di paternità posticcia. Perché Bitcoin può essere davvero di tutti, anche di chi dovesse avanzare volontà di utilizzo meno ortodosse di quelle professate dai chierici che puntualmente cercano di occupare lo spazio di una rivoluzione, per morale e tecnologica che sia.
Buon compleanno del white paper a tutti i nostri lettori, nella speranza di festeggiare anche il prossimo con il dovuto e meritato entusiasmo.
Gianluca Grossi