Sì, anche Ethereum sta prendendo la via di fuga dagli exchange, replicando un po’ quanto avevamo visto con Bitcoin qualche giorno fa. La quantità di token che sono conservati all’interno degli exchange classici è in calo costante da maggio 2020, fatta salva qualche ripresa momentanea, per un trend che però appare sempre più chiaro.

Nel caso di Ethereum però, complice anche l’avvio dello staking, ci sono anche altri tipi di forze che sono in gioco. Quel che cercheremo di fare in questo approfondimento è cercare di capire se, come e quando questo trend di fuga possa avere ripercussioni sul prezzo di $ETH.

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Ethereum in fuga dagli exchange: dove sono finiti?

Ci sono due tipi di notizie che possiamo ricavare dai dati diffusi direttamente dalle analisi on chain. Il primo è che di Ethereum ce ne sono sempre meno. O meglio, sono in circolazione ma in pochi li lasciano sugli exchange. La seconda è una questione che invece meriterebbe di essere indagata con la giusta attenzione: che fine hanno fatto? Dove vengono stockati da chi li sta accumulando?

2022: Fuga dagli Exchange

Il trend, come sanno bene i nostri lettori, in realtà non è per niente strano. Bitcoin ne sta vivendo uno simile tanto per direzione quanto per proporzione. Segno che c’è chi sta accumulando, forse in sordina, e custodendo fuori dai player di mercato e dagli exchange.

  • Per Ethereum una mano dallo staking?

Probabilmente sì: una gran quantità di coin è infatti bloccata presso i validatori da qualche tempo (e da ben prima dell’arrivo del Merge) e non possono essere ancora sbloccati. Può essere una spiegazione parziale di quanto sta avvenendo, ma non completa.

  • Cambio di paradigma

Sia in termini di orizzonte temporale (chi compra vuole detenere di più per il lungo periodo?) sia in termini di operatività. Rimane infatti valida la considerazione che fanno in molti, ovvero che per vendere basta trasferire i propri token e metterli sul mercato, operazione che non porta via che pochi minuti anche in KYC.

Sempre meno, in blu, gli Ethereum negli exchange
  • Pressioni sul prezzo

Non saranno a nostro avviso immediate – e dal grafico è chiaro che non si tratta di forze con un qualche tipo di proporzionalità. Sta di fatto che se dovessero continuare a ridursi gli $ETH a disposizione degli exchange potrebbe essere relativamente complicato, almeno per i più piccoli, garantire certi livelli di liquidità.

La grande fuga o solo un bluff?

Non vogliamo neanche illudere – come purtroppo fanno tanti – i nostri lettori più di tanto. Se il dato è sicuramente interessante (rispetto a 2 anni fa ci sono 10 milioni di Ethereum in meno sugli exchange) è altrettanto vero che di azione sui prezzi non ne hanno poi avuta così tanta, se non nella prima fase.

Prima di svelare l’arcano e di capire come questo potrà cambiare lo scenario intorno a Ethereum ci vorrà sicuramente del tempo. Rimane però il curioso dato del calo costante anche in termini di valore assoluto. E per qualcuno degli intermediari non troppo liquidi potrebbe anche innescarsi qualche piccolo problema di liquidità.

Problemi che da utenti si possono risolvere come si fa dalla notte dei tempi: auto-custodia delle proprie chiavi. Perché anche nel mondo di Ethereum vale il not your keys, not your coins.