Si tratterebbe di un ritorno in pista che nessuno si sarebbe mai immaginato. E invece a quanto pare Sam Bankman-Fried potrebbe tirare fuori dal cilindro un’altra magia. E lo tirerebbe dal cilindro che più gli è stato congeniale: quello della raccolta fondi da investitori di alto profilo.

Secondo quanto è stato riportato da Reuters l’ex prodigio del mondo cripto, quello che piaceva tanto sia a fondi hedge sia ai legislatori di Washington, starebbe cercando di raccogliere una somma vicina ai 10 miliardi di dollari. E ad essere potenziali giocatori della partita ci sarebbero diversi grandi nomi del settore cripto.

Una situazione che è ovviamente ancora in evoluzione e che avrà probabilmente diversi aggiornamenti nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Prossimi giorni che saranno importanti per tutto il comparto cripto. Comparto cripto che oggi, trascinato dai “buoni” dati sull’inflazione ha messo il turbo e ha recuperato dei livelli di prezzo importanti.

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SBF alla ricerca di 9,4 miliardi per salvare FTX

SBF starebbe cercando un’ancora di salvezza. Ancora di salvezza piuttosto costosa, perché si tratterebbe, sempre secondo quanto riportato da Reuters, di 9,4 miliardi di dollari. Somma impressionante se dovessimo tenere conto del fatto che FTX, secondo quanto raccontato oggi dallo stesso SBF oggi su Twitter, avrebbe asset a copertura delle proprie posizioni debitorie.

Interessante anche la sequela di soggetti che l’agenzia di stampa indica come potenziali partecipanti al round di finanziamento. Sono stati infatti indicati OKX, un exchange di criptovalute, insieme a Tether, che gestisce l’omonimo stablecoin, il già presente Justin Sun, così come altri soggetti che arrivano dalla finanza, se vogliamo, più tradizionale.

Potrebbe partecipare anche un grande fondo americano

C’è anche Daniel Loeb?

Sempre secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa (e che deve essere ovviamente ancora confermato dai diretti interessati), potrebbe anche esserci l’interesse di Daniel Loeb, personaggio molto conosciuto ai piani alti di Wall Street e che gestisce il fondo hedge Third Point Management. Un investitore e gestore che è specializzato nell’acquisto di aziende con problemi che poi punta a riportare a livelli operazionali sani.

Parliamo di un gestore importante, che ha già partecipato ad investimenti in Sony, Yahoo, Sotheby’s e Nestlé. Un pezzo grosso della finanza che forse in pochi avrebbero immaginato vicino a FTX. Ma anche questa indiscrezione è ancora da confermare.

Nessuno ha ancora risposto alle indiscrezioni, tranne Justin Sun

Nel momento in cui scriviamo questo approfondimento nessuno dei soggetti potenzialmente coinvolti avrebbe risposto a richiesta di chiarimenti. Nel frattempo è arrivato un accordo tra Justin Sun e FTX, che permetterà agli utenti di ottenere su wallet esterni le somme detenute in TRX, BTT, JST, SUN, e HT.

L’operatività verrà attivata alle 19:30 di oggi. Si consiglia comunque la massima attenzione per chi dovesse avere ancora accesso al proprio account FTX su coppie che includono questi token, che potrebbero essere soggette a volatilità estrema. Per tutto il resto seguiranno aggiornamenti.

Aggiornamento: Paolo Ardoino nega qualunque coinvolgimento

A pochi minuti dalla pubblicazione della notizia di Reuters arriva la prima smentita da Paolo Ardoino, CTO di Tether.

Tether non ha alcun piano di investire o prestare denaro a FTX Alameda. Punto.

Parole perentorie e definitive. Si attendono smentite o conferme dagli altri soggetti potenzialmente coinvolti.

Aggiornamento: Anche Loeb ha negato ogni coinvolgimento

È arrivata anche la smentita di Daniel Loeb, che su Twitter ha commentato in modo altrettanto perentorio.