Effetto domino. Le prime ripercussioni del crack di FTX del quale abbiamo offerto copertura negli ultimi giorni cominciano a colpire operatori nel settore dei prestiti con rendimento incluso. Pochi minuti fa è stata infatti comunicata l’interruzione, seppur dichiaratamente momentanea – delle operazioni sia presso Genesis, sia invece presso Gemini.

Si tratta delle prime due (pessime) notizie che arrivano dal mondo degli operatori cripto decentralizzati, operatori che sono i primi a pagare un prezzo altissimo per il caos che è stato innescato dalle vicende che riguardano FTX. Con un ulteriore spinta verso l’autocustodia (e la rinuncia ad ogni tipo di interesse) per utenti ormai terrorizzati dall’effetto domino che sta travolgendo il settore.

La notizia ha avuto un impatto, per quanto non enorme, sulle principali criptovalute. Chi vuole acquistarle adesso dovrà rivolgersi, per evitare la custodia di terzi, ad operatori che ci permettano di portarle immediatamente fuori. Crypto.comvai qui per ottenere un conto gratuito con bonus di 15 usd di crypto gratis incluso – ci permette di acquistare e trasferire immediatamente verso wallet esterni, così come fanno tutti gli exchange che abbiamo consigliato e recensito in questa nostra analisi.

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Caos FTX: i primi a cadere sono Gemini e Genesis

Di Genesis avevamo già parlato poche ore fa, segnalando come l’incontro virtuale con i clienti non prometteva in realtà nulla di buono. La situazione purtroppo è quella che avevamo anticipato: problemi di solvibilità sul breve periodo, che però rispetto a quanto tutti preventivavano è limitata al ramo Lending dell’azienda. Secondo il comunicato di Genesis infatti non saranno colpite le divisioni relative a trading e custodia.

Oggi Genesis Global Capital, il ramo lending di Genesis, ha preso la difficile decisione di sospendere temporaneamente i prelievi e i nuovi prestiti. Questa decisione è stata presa in risposta alle condizioni di mercato estreme dovute alla perdita di fiducia nell’industria causata dall’implosione di FTX.

Questo il messaggio di Amanda Cowie, che è vice presidente delle comunicazioni e del marketing da DCG, holding che controlla non solo Genesis, ma anche Grayscale e Coindesk.

Prevedibili altri stop altrove

Dello stesso tono il messaggio che è stato diffuso da Gemini. Anche qui ad avere problemi sarebbe soltanto la divisione lending e non quella relativa alle operazioni di trading e di acquisto di criptovalute.

Sappiamo che Genesis Global Capital, partner nel lending del programma Earn – ha sospeso i prelievi e non sarà in grado di rispondere positivamente alle richieste di prelievo dei clienti entro il limite contrattuale di 5 giorni lavorativi. Stiamo lavorando con Genesis per aiutare i consumatori a prelevare i loro fondi più velocemente possibile. Offriremo più informazioni nei prossimi giorni. La scorsa settimana è stata incredibilmente difficile e stressante per la nostra industria. Siamo delusi dal fatto che i termini del servizio Earn non saranno rispettati, ma abbiamo incoraggiato CDG a fare tutto il possibile per rispettare i termini dell’accordo.

Un effetto dunque a catena che con ogni probabilità nelle prossime ore finirà per colpire anche altri soggetti che utilizzano i servizi di Genesis indirettamente.

Quanto bisogna essere preoccupati?

Cercare di guadagnare qualche punto percentuale in cambio delle proprie cripto e dei propri Bitcoin in tempi normali sarà sembrata una buona idea a molte persone. Ora le circostanze di mercato sono cambiate ed è ragionevole aspettarsi un altro flusso di prelievi anche dalle principali piattaforme.

Molte di queste sono solide, ma nessuno vorrà rimanere con il proverbiale cerino in mano. Calma, sangue freddo e auto-custodia.