Qualcuno dovrà pur colmare il vuoto lasciato da FTX, e non solo quello che riguarda le operazioni sul mercato e l’offerta di una piattaforma di trading. Da colmare c’è anche il vuoto lasciato nella politica USA anche in termini di potenza di lobby. E potrebbe essere Binance, anche negli Stati Uniti.

Secondo quanto è stato riportato da Coindesk infatti, il gruppo avrebbe, con la sua divisione statunitense, avviato un PAC, uno specifico tipo di associazione che viene messa in piedi allo scopo di raccogliere finanziamenti da destinare alla politica. Un passo in avanti importante per un exchange che non è mai stato troppo nelle grazie del legislatore USA, che gli aveva appunto sempre o quasi preferito FTX.

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Ecco il PAC di Binance.US: cos’è e cosa vuol dire

Binance potrebbe riempire il vuoto lasciato dal crack FTX? Secondo i dati, in termini di trading e di volumi lo starebbe già facendo, ma no è questo quanto ci interessa analizzare oggi, perché ci sono notizie a nostro avviso decisamente più importanti. Sono state infatti avviate le procedure per la creazione di un PAC, che non è un piano di accumulo, ma una speciale forma di associazione negli Stati Uniti.

Mossa a sorpresa di Binance

Tipologia di associazione che ha come scopo principale la raccolta di fondi da distribuire poi a candidati e partiti politici, in un sistema di lobbying negli USA che non solo è legale, decisamente diverso rispetto a quello italiano, dove certe pratiche sono a nostro avviso meno… trasparenti.

Non è la prima volta inoltre che un gruppo legato al mondo Bitcoin e cripto: oltre alla grande esposizione verso la politica di FTX, c’è stato un tentativo simile da parte di Coinbase, con un PAC che però non ha mai visto grandi flussi di denaro, tanto in entrata quanto in uscita.

  • Cosa sono i PAC

L’acronimo sta per Political Action Committee, ovvero comitato per l’azione politica. È qualcosa di perfettamente legale e molto diffuso negli USA. Nascono per iniziativa privata e possono fare talvolta il bello e il cattivo tempo nel mondo della politica USA.

Obiettivo è quello in genere di raccogliere comunità di intenti intorno a certi temi e foraggiare così politici che possano portare in Congresso o al Senato tali istanze.

La cosa è particolarmente significativa inoltre per Binance, perché come è noto parte degli attriti con FTX erano relativi proprio all’azione politica di quest’ultimo, azione politica che stava cercando, dice CZ di Binance, di escludere i concorrenti tramite regolamentazione.

Cosa accadrà adesso? Ci sono diverse questioni in ballo

Per ora sembra impossibile che Binance possa svolgere lo stesso ruolo di FTX all’interno della politica USA. L’exchange non può contare sulla fitta rete di amicizie (costruita non solo con il denaro) né tanto meno pensare di offrire donazioni sostanziose come quelle di Samuel Bankman-Fried.

Tuttavia si potrà forse tornare, anche grazie all’impegno di Binance, ad un rapporto più normale tra exchange e player del settore con la politica che conta.

Un rapporto più normale che sarà assolutamente necessario per arrivare ad un framework legislativo negli USA che non sia eccessivamente repressivo nei confronti della decentralizzazione, dell’indipendenza del settore e anche dell’innovazione.

Binance potrà essere il good guy che si spingerà per un miglioramento del settore? Non sta a noi dirlo. Sarà il pubblico a dire la sua, in un mondo crypto che però si fa sempre più polarizzato.

A quanto pare la notizia è piaciuta però ai mercati: Binance Coin oggi è di gran lunga il migliore tra le cripto ad alta capitalizzazione, anche se potrebbe non essere stata questa notizia a far spiccare il volo alla criptovaluta legata all’exchange.