Getty Images aprirà un marketplace di non fungible token, dove venderà collezionabili digitali pescando da un archivio che conta quasi mezzo milione di immagini. Il provider di foto stock opererà su Ethereum, anche se indirettamente, grazie alla partnership con Candy Digital.

Quest’ultima è una realtà che può vantare una certa esperienza in ambito NFT, soprattutto nel comparto dello sport-entertainment. L’azienda americana è già partner della prima lega di baseball statunitense, oltre che di World Wrestling Entertainment.

Una buona notizia anche per Palm, la l2 usata dal progetto e indirettamente per Ethereum. Possiamo investirci con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e con FUNZIONI TOP – intermediario top per chi vuole fare investimenti nel mondo delle cripto.

Al suo interno servizi esclusivi come gli Smart Portfolios, ideali per chi vuole investire in panieri di cripto asset. Abbiamo anche il CopyTrader, sistema che propone accesso alla copia e agli ordini dei migliori. Con 50$ possiamo passare ad un conto reale.

Anche Getty nell’agone NFT

Getty Images, la più grande piattaforma di immagini stock al mondo, amplierà la sua offerta con un nuovo portafoglio NFT. Nata nel 1995, l’azienda conta oggi circa 465 milioni di immagini in digitale alle quali si vanno a sommare ben 135 milioni di opere analogiche. Una libreria che copre gli ultimi 170 anni di storia dell’uomo, e che spazia dall’arte alla musica, agli eventi geopolitici che hanno influenzato il corso degli eventi.

Anche Getty Images punta sui NFT per fare la differenza

Per ampliare ulteriormente l’offerta, non poteva mancare l’ultima declinazione del collectible digitale, i meglio noti Non Fungible Token. L’accordo con Candy Digital servirà a Getty Images per poter finalmente offrire un paniere di risorse che ora può dirsi davvero completo, oltre che sconfinato.

Attraverso questa partnership, Getty Images e Candy Digital collaboreranno e svilupperanno un portafoglio diversificato di prodotti e collezioni NFT derivati dalla vasta libreria di Getty Images di oltre 465 milioni di immagini.

Così il CEO di Getty Images, Craig Peters, che si dice anche entusiasta anche di poter offrire nuove opportunità ai fotografi che collaborano con l’azienda. Ovviamente il focus di Peters è incentrato in prima battuta su un pubblico sempre più avvezzo a NFT e blockchain, che per farla breve rappresenta l’ultima frontiera di business, prima ancora che di filantropica divulgazione culturale.

È un settore analogo a quello della stampa su carta delle nostre foto, e anche delle stampe sportive e del mondo celebrity. Stiamo portando un sistema simile, ma nello spazio dei NFT.

Questo il commento di Craig Peters, CEO del gruppo. Peters in buona sostanza ha intuito quanto un pubblico piuttosto ampio sia già disposto ad acquistare contenuti digitali coniati su blockchain, che in questo caso è quella di Palm, su base Ethereum.

Palm, PoS e NFT

Il che ci riporta a un tema a molti caro: Proof-of Stake VS Proof-of-Work. La blockchain in questione, a detta degli stessi di Palm NFT Studio, una riduzione del 99,99% del consumo di energia elettrica rispetto ai sistemi Proof-of-Work, che tra le altre cose sono ancora utilizzati da Ethereum.

Una polemica che non avrà mai fine, con ogni probabilità, ma che per ora vede nei sistemi PoS qualcosa di più intelligente, in particolare per chi vuole coniare NFT o scambiarseli, dato che i costi, questo è misurabile, sono di molto ridotti.