Ora possiamo dirlo senza più alcun timore di essere smentiti. Ethereum sta vivendo un momento di forza incredibile, che lo ha portato ad un +50% nel giro di poco più di una settimana, con uno slancio che, condizione generale dei mercati permettendo, potrebbe estendersi anche di più verso l’alto.

Situazione idilliaca che ha fatto in realtà da traino per tutto il settore e anche per altri layer 1 che almeno tecnicamente sarebbero in concorrenza con Ethereum e che anzi si erano proposte almeno tempo fa come killer potenziali del più importante token e network del mondo cripto.

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L’incredibile corsa di Ethereum: il peggio è già alle spalle?

Sugli elementi che hanno portato ad una ripresa decisa per tutto il comparto e in particolare per Ethereum abbiamo già parlato con dovizia di particolari nel corso degli ultimi giorni. Dalla data del merge, ormai quasi ufficiale e la resistenza ad attacchi, anche legali, tra il pernicioso e il buffo. Ma sono davvero soltanto questi gli elementi che hanno consentito ad Ethereum di tornare a ruggire e riportarsi con una certa convinzione sopra quota 1.500$?

Sempre ricordarsi che i principali rischi si corrono dopo che si è conquistato il trono

A nostro avviso no, e parte del rimbalzo è sicuramente imputabile a quanto abbiamo visto accadere anche sui principali mercati azionari, senza che il peggio sia passato, ovvero senza che le condizioni macro siano cambiate di una virgola, e anzi con scadenze piuttosto preoccupanti che avremo da affrontare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Tutto da rifare dunque? No, ma per capire in che fase di mercato ci troviamo è bene analizzare la questione con quanta più freddezza possibile.

  • I minimi sono stati ovviamente influenzati dai disastri a catena di Celsius, 3AC, etc.

E su questo ci sarebbe ben poco da discutere a questo punto. Il mercato cripto si comporta ormai da tempo come una sorta di NASDAQ a leva e quindi era più che ragionevole aspettarsi delle perdite proporzionalmente più importanti della principale borsa tech su scala mondiale.

Al tempo stesso però a portare su minimi forse poco giustificabili sono state le liquidazioni a catena di diverse posizioni, tra le quali ora a bocce ferme possiamo facilmente individuare quelle di Three Arrows Capital e di tante altre società che sono legate direttamente indirettamente a questo crack. Liquidazioni che hanno incontrato pochissima resistenza all’interno di un mercato che era già terrorizzato di suo.

Dietro il rimbalzo di Ethereum (e di tutto il comparto) anche il termine del contagio…

Con le carte di Three Arrows che sono ormai state chiarite in tribunale, sembrerebbero essere rientrate anche le preoccupazioni su un ulteriore effetto contagio che avrebbe portato altri nomi importanti sul banco degli imputati.

Certo, ieri è arrivata la notizia dello stop ai prelievi per uno dei fondi gestiti da SkyBridge di Anthony Scaramucci. Ci sono però delle questioni aggiuntive delle quali si dovrebbe parlare prima di trarre conclusioni sbagliate e affrettate. Il fondo in questione ha una percentuale di AUM in cripto molto basso e il grosso del suo patrimonio è detenuto in azioni “private”, ovvero azioni non quotate in borsa. In una situazione di mercato del genere, vendere e liquidare queste azioni è molto difficile ed è piuttosto normale che un fondo si comporti in questo modo. Nessun rischio fallimento, almeno per ora, cosa che dovrebbe far tirare un’ulteriore respiro di sollievo.

Si può già stare tranquilli? No, ma è in questi momenti che…

Si fanno i migliori affari. E questo vale anche per il mondo cripto. La legge fondamentale dei mercati finanziari è che rischi e opportunità vanno di pari passo. E questo che stiamo vivendo è un momento di grande rischio e di grande incertezza. Senza farsi prendere dalla FOMO, ovvero dalla paura di perdere l’ennesimo treno, invitando tutti a fare considerazioni di respiro più ampio.

Considerazioni per intenderci di lungo e lunghissimo periodo, tenendo conto anche di quanto abbiamo già analizzato nelle nostre previsioni Ethereum. In particolare se il merge dovesse essere confermato per la fine dell’estate.