Il merge di Ethereum si fa ogni giorno più vicino e continuano ad arrivare notizie che ne aiuteranno a definire presente e futuro. Pochi giorni fa si era espressa USDC, dicendo che non avrebbe supportato alcun tipo di fork PoW. Ora è il turno di Tether, il più importante degli stablecoin – o forse sarebbe il caso di parlare di gruppo di stablecoin.

Il gruppo guidato da Paolo Ardoino ha dichiarato pieno supporto per l’ecosistema in Proof of Stake e dunque il lancio dei suoi prodotti immediatamente post merge. Il tutto all’interno di un comunicato che si occupa anche della questione delle questioni, ovvero della volontà di un gruppo (non si è capito ancor quanto sparuto) di miner cinesi guidati da un personaggio piuttosto noto dell’ambiente di forkare e rimanere in PoW.

L’annuncio di Tether contribuisce ulteriormente a rassicurare gli investitori, che così potranno avere la certezza del supporto di uno dei progetti più importanti per $ETH. Chi vuole può prepararsi ad investire su Ethereum anche con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e senza limiti – intermediario che ci permette di investire al top su 476+ cripto asset, con tutti gli strumenti più utili per farlo.

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Tether dalla parte del passaggio a PoS: ecco come supporterà l’evento

Tether non le manda a dire, e questo farà piacere ai sostenitori del passaggio di Ethereum alla Proof of Stake. Passaggio che sta creando un po’ di confusione anche a causa dell’intromissione di uno sparuto gruppo di miner, guidati da Chandler Guo, che si sono detti pronti a sostenere un fork che faccia rimanere l’intero sistema in Proof of Work.

Minaccia che si è fatta più concreta con il recente impegno di Justin Sun in tal senso, impegno che ha contribuito a innervosire una situazione che, almeno a nostro avviso, di nervosismo non ha bisogno. In questo contesto arriva il comunicato di Tether, che dopo quello di USDC e di Chainlink aiuta a disegnare un quadro molto diverso da come lo avrebbero immaginato gli scissionisti.

Ethereum è vicino ad uno dei momenti più importanti della storia della blockchain, mentre si prepara a passare da POW a POS. Tether crede che al fine di evitare qualunque tipo di problema nella community, in particolare quando si utilizzano in DeFi e sulle piattaforme i nostri token, sia importante che la transizione verso POS non sia sfruttata per causare confusione e danni all’interno dell’ecosistema.

E questa è la prima parte del comunicato che segnala precisamente, ancora una volta a nostro avviso, quella che è la situazione che si sta formando all’intero dello spazio di Ethereum, o meglio, sarebbe il caso di dire al di fuori, dato che tra gli scissionisti di membri della community ce ne sono davvero pochi.

Per questa ragione Tether seguirà molto da vicino i progressi e i preparativi per questo evento e supporterà Ethereum POS seguendo la tabella di marcia ufficiale. Crediamo che una transizione senza intoppi sia essenziale per la salute di lungo periodo dell’ecosistema DeFi e delle piattaforme, incluse quelle che utilizzano i nostri token.

Una presa di posizione chiara, che dovrebbe una volta per tutte mettere la parola fine su una querelle che per molti, noi compresi, è durata anche troppo.

Tante le defezioni: il piano di Chandler Guo si fa sempre più difficile

Il piano di Guo, che pur dalla sua avrebbe una quantità di mining power importante, si fa dunque sempre più difficile, dato che i principali progetti dello spazio Ethereum non sembrano disposti a supportare un eventuale fork.

Il tutto mentre il tempo stringe e quando manca ormai poco più di un mese ad un passaggio che sarà epocale e che difficilmente vedrà emergere dei concorrenti già pronti, a meno che non abbiano in cantiere già molto che non ci hanno fatto vedere. Con buona pace di chi tifa disastro. Perché ok non amare Ethereum, il che è legittimo, ma tifare per lo sconquasso è qualcosa che fa, almeno secondo noi, davvero poco onore.