Il colosso bancario DBS sbarca nel metaverse e sceglie The Sandbox come partner tecnologico. Tra i più importanti nel sud-est asiatico, DBS Bank Ltd è la prima banca di Singapore ad acquistare terreno virtuale per mostrarsi ai suoi clienti on chain.

L’istituto creditizio si impegnerà inoltre ad acquistare carbon credits per compensare le emissioni di CO2, prassi ormai consolidata sia nel mondo del business tradizionale che in ambito criptovalute. Consolidata anche la condizione bullish di The Sandbox, che firma così un’altra partnership di assoluto rilievo.

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DBS sbarca su The Sandbox

Si chiamerà DBS BetterWorld la trasposizione su metaverse di DBS Bank, il primo istituto creditizio di Singapore a dotarsi di una $LAND tutta sua. In fondo era solo una questione di tempo: ce lo aspettavamo dalla città-Stato, storicamente molto ospitale con startup e aziende che operano nel comparto.

E ce lo aspettavamo soprattutto da parte di un colosso che si presenta come il più grande istituto creditizio di tutto il sud-est asiatico e che può vantare una posizione dominante in fatto di gestione patrimoniale, mercato immobiliare e di beni di consumo non solo a Singapore ma anche nelle regioni confinanti.

Le banche vogliono di più

Una posizione che va ribadita anche sul piano della comunicazione: la partnership siglata con The Sandbox servirà all’istituto per trasporre on chain l’immagine di leader agli occhi dei clienti, soprattutto quelli più avvezzi a blockchain e tecnologie derivate.

Posizione che va difesa anche sul piano strettamente operativo: con ogni probabilità (ancora non abbiamo maggiori dettagli) DBS BetterWorld ospiterà in futuro uffici virtuali dove poter offrire consulenza e servizi, sulla scia di quanto visto nel caso Sumitomo Bank, altro colosso del settore creditizio pronto a investire nella stessa tecnologia.

I programmi della banca giapponese appaiono più estesi di quanto trapelato ad oggi riguardo la svolta on chain di DBS Bank, e dalla quale è lecito aspettarsi futuri sviluppi. A Tokio si parlava già di NFT, custodia di crypto asset e consulenza a mezzo avatar, per offrire servizi a distanza vista la capillare diffusione delle filiali nel mondo.

Ancora banche e cripto, anche se collateralmente

Sempre analizzando i complessi piani Sumitomo Mitsui Banking Corporation avevamo scovato Polygon tra i partner tecnologici. Una scelta strategica, quella della blockchain carbon neutral, per via dell’indiscutibile apporto tecnico quanto per una questione se vogliamo d’immagine necessaria, in tempi di greenwashing a tutti i costi.

E per tutti i costi ci riferiamo al controverso meccanismo di compravendita crediti Co2, sul quale ci poniamo molte domande, alcune delle quali rimangono puntualmente senza risposta. Nostri dubbi a parte, il tema ambientale è delicato e quanto mai attuale, a Polygon va resa giustizia, e torna centrale anche nella vicenda DBS Bank, che si è impegnata ad acquistare crediti di carbonio per rendere DBS BetterWorld un’attività a zero emissioni.

La svolta Web3 per la banca di Singapore procede secondo paradigmi già collaudati, e con una punta d’orgoglio viene descritta con parole rosee dalle parti di The Sandbox.

Salutiamo con piacere DBS e le diamo il benvenuto in The Sandbox. Siamo orgogliosi di ospitare la prima banca di Singapore nel metaverse aperto, e uniremo le forze per creare SingaporeVerse, una $LAND che riprodurrà la cultura e le usanze della città nei nostri spazi.

A esprimeersi con entusiasmo è Sebastien Borget, che dai piani alti di The Sandbox conferma con la vicenda SingaporeVerse che i piani della banca sono più ampi di quanto ci è dato sapere ad oggi: logico aspettarsi futuri sviluppi.

Torneremo sulla vicenda nonappena ne sapremo di più, d’altronde il filone delle banche su metaverse ci fa scrivere con una certa cadenza, così come The Sandbox non manca di aggiornarci con importanti novità e collaborazioni di un certo rilievo.