Sony pubblica questo mese un brevetto legato all’uso di token e registri distribuiti per il tracciamento di risorse digitali, un possibile riferimento a blockchain e NFT? Già a maggio Sony testava il terreno Web3 con Theta, creando una collezione di NFT ad hoc per il lancio di un nuovo dispositivo. L’azienda allargherà l’esperimento forse anche a Playstation.

La casa della Playstation deposita lo scorso anno un brevetto per l’uso di tecnlogia simile a quella della blockchain per tracciare risorse digitali usando token virtuali. Il brevetto è stato ufficialmente pubblicato questo mese, e forse nasconde un indizio per un possibile sviluppo NFT da parte della Sony. La casa giapponese infatti si starebbe interessando alla tecnologia blockchain in modo analogo ai suoi competitori, con la casa Xbox in primis.

Un ampio spazio per questo tipo di tecnologie nonostante il bear market morda e nonostante la grossa crisi innescata dal crack di FTX. Un settore, quello del Web 3 che per quanto dai contorni decisamente sfumati sembra attirare sempre più grandi aziende. E potremo investirci con eTorovai qui per richiedere un conto virtuale gratuito con il meglio dei servizi – per un intermediario che offre 78+ asset, molti dei quali legati a questo specifico comparto.

Possiamo anche investire con il CopyTrader, sistema di copia dei più bravi in un click solo, oppure sugli Smart Portfolios che permettono di accedere a strumenti gestiti automaticamente in paniere. 50$ di investimento minimo sulle cripto e possiamo passare al conto reale.

Sony pubblica il proprio brevetto di uso di token e registri distribuiti, NFT?

Dove il gaming per PC casa Microsoft fa il difficile e rende ufficiale il distacco tra Minecraft e la possibilità di utilizzare NFT all’interno del gioco, o altri non si fanno problemi e vanno all in sul settore blockchain, alcuni ci lasciano a chiederci quali siano effettivamente le loro intenzioni, come nel caso della Sony e della playstation.

Cosa c’è di buono per il mondo cripto?

Da poco è stato ufficialmente pubblicato un brevetto depositato dalla Sony circa un anno fa con un titolo che richiama molto la blockchain e l’uso di NFT: risorse virtuali da tracciare con l’uso di registri distribuiti e token digitali. Analizzando il contenuto di questo brevetto si trova poi la descrizione di di un sistema di tracciamento per la creazione, la modifa, l’uso e la trasferibilità di asset digitali create all’interno di mondi videoludici.

Se con lo sport fisico ai fan piace collezionare specifici strumenti, palloni e oggetti utilizzati nelle grandi partite, allora i fan degli eSports potrebbero trovare lo stesso tipo di piacere nel collezzionare in forma digitale gli stessi tipi di oggetti che i propri streamer e pro gamer preferiti hanno utilizzato in grandi partite e tornei. La Sony potrebbe puntare a una trasformazione di alcuni oggetti creati in-game in token non fungibili, così da renderli unici e identificabili specificamente con dati riguardo la data di creazione, l’autore e le possibili compravendite effettuate su tale oggetto.

Il mondo del Gaming investe sul web3 e sugli NFT

Il mese scorso veniva lanciata ufficialmente la mainnet della blockchain Oasys, dedicata al gaming per blockchain e supportata dalle maggiori case videoludiche, come Square Enix, Bandai Namco, SEGA e Ubisoft. I colossi dell’industria avrebbero infatti investito ingenti capitali e si sarebbero proposti come alcuni dei primi 21 validatori. Ma anche chi è stato lasciato fuori da questo accordo non è rimasto a guardare, come Konami che ha iniziato a ricercare attivamente figure professionali esperte del mondo web3 e crypto. La Konami sarebbe in particolare interessata alla creazione di metaversi che sfruttino la tecnologia blockchain per permettere ai videogiocatori di scambiarsi liberamente asset in forma di token non fungibili.

Ubisoft persegue degli sviluppi in campo NFT oltre al già citato investimento in Oasys, ben 40 milioni di investimento individuali nello stesso mese del lancio della blockchain del gaming, ma in questo caso è mirato all’ampliamento della propria collezioni di videogiochi Web3 e alla loro interazione con gli NFT.

Anche in direzione opposta fluiscono capitali: Animoca Brands Japan con la propria missione di espandere NFT e crypto gaming nell’industria videoludica mondiale riesce ad portare con se negli investimenti pionieristici (circa 45 milioni di dollari) anche il secondo gruppo finanziario per dimensioni al mondo: il Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG). Polygon con la propria rete $MATIC invece investe in Epic League, per portare la propria blockchain ecosostenibile sempre più all’interno del mercato del gaming su blockchain.