Sessantacinquemila euro / 00. Così come lo scriveremmo su un (corposo) assegno. È questa la spesa per singolo partecipante del party nel metaverse della scorsa settimana, organizzato nientepopodimeno che dall’Unione Europea. Spesa faraonica dunque? Perché tutti si immaginano un party, quando organizzato da istituzioni così importanti, sicuramente pieno di gente.

E invece no. La spesa totale è stata di circa 387.000€, con soltanto sei persone che si sono presentate ad una festa il cui obiettivo, immaginiamo, era quello di svecchiare un po’ l’immagine delle istituzioni europee. Tutto questo all’interno di una settimana di martellamenti costanti verso il mondo cripto tanto da parte della Commissione ECON quando dalla Banca Centrale Europea, con quest’ultima però che poco attratta dal metaverse per i suoi strali continua a prendersela invece con Bitcoin.

Nel frattempo l’universo tutto privato del mondo cripto, metaverse e Bitcoin, continua a combattere su livelli di prezzo interessanti (e incoraggianti dopo il novembre da incubo). Possiamo trovare tutti i token e coin, anche quelli del mondo metaverse, su eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli strumenti per il TRADING AUTOMATICO – intermediario che offre un buono spaccato anche dei token legati ai migliori progetti del metaverse.

Al suo interno anche la possibilità di investire con il CopyTrader per investire copiando i più bravi. E abbiamo anche gli Smart Portofolios per investire sul meglio del mercato cripto e metaverse in portafogli tematici. Con 50$ possiamo poi passare al conto reale, con denaro che potremo investire in qualunque comparto vogliamo.

Il party folle dell’Unione Europea: 6 partecipanti, 387.000€

Non è stata un grande idea. Non sarà stata una grande esecuzione. Non sono stati soldi ben spesi. 387.000€ per un parti dell’Unione Europea nel metaverse, concetto sul quale forse, almeno da qualche lato, si sta esagerando.

Finché sono aziende private a lanciarsi (magari in progetti commercialmente attivi come The Sandbox) passi, ma quando ad essere spesi sono 387.000€ del contribuente, è più che corretto che ci sia qualcuno che vorrà vederci chiaro.

Sprechi? Ora anche nel metaverse

Preoccupazioni aumentate poi dal fatto che i partecipanti sono stati soltanto sei. Una feste delle medie andata male, anzi malissimo, lasciando però sul groppone delle istituzioni europee un conto molto salato.

Il concerto era costituito da un DJ che ripeteva la stessa musica.

Questo uno dei commenti, pochi in realtà, di chi ha avuto l’ardore di visitare un metaverse così flop che più flop non si può. Un flop che lascerà tanto da pensare sia su questo tipo di iniziative, che evidentemente non interessano il pubblico, sia sul modo in cui si spendono denari che, con la crisi che morde, in molti riterrebbero più utili altrove.

Metaverse mania per il settore pubblico: ma perché?

Sarà una delle domande che impegneranno diversi appassionati di settore. Il mondo dei metaverse è ancora agli albori, per molti per il momento costituito soltanto da brutte copie dei videogiochi di una volta, per altri una grossa opportunità commerciale.

A prescindere da come la si veda, rimane però la domanda fondamentale: ha davvero senso questo grande interesse del settore pubblico per una tecnologia così acerba? Non si rischia il faccioqualcosismo, di fronte ad una tecnologia le cui implicazioni e possibilità sono ancora difficili da afferrare anche per gli addetti ai lavori? Fateci sapere la vostra, nella speranza che le sagre estive che preferiamo non si trasformino in eventi di questo tipo.