Ancora Algorand. Il gruppo continua a stringere partnership di rilevanza mondiale, questa volta con la Nigeria, offrendo infrastruttura per il mercato delle proprietà intellettuali e per altri tipi di iniziative che potrebbero continuare a far spingere sul gas l’adozione di $ALGO.

Tutto questo mentre il gruppo sta accelerando anche per quanto riguarda pubblicità e partnership più strettamente commerciali, come la prossima partecipazione al Coppa del Mondo di Calcio in qualità di partner FIFA.

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Tre anni d’accordo con alla base Algorand

L’accordo è di quelli complessi e vede coinvolto lo stato nigeriano insieme a Developing Africa Group. In primo luogo sarà lanciato su base nazionale un wallet che permetterà la commercializzazione di proprietà intellettuale a livello internazionale, per tutta la proprietà intellettuale che sarà registrata nel paese.

Il tutto tramite una piattaforma che sarà per l’appunto sviluppata da Developing Africa Group appoggiandosi sulla tecnologia di Algorand. Piattaforma che permetterà dunque di cedere diritti di proprietà industriale, ma anche di opere d’arte, canzoni, quadri, immagini. Piattaforma evoluta e che, spera la Nigeria, permetterà scambi più efficienti in settori che sono cruciali per lo sviluppo economico.

Sarà Algorand ad offrire infrastruttura

Ad assistere lo sforzo ci sarà anche Koibanx, piattaforma di tokenizzazione su Algorand che fornirà per l’appunto la tecnologia di base sulla quale sarà sviluppato il progetto. Una tecnologia di base che potrà effettivamente cambiare il modo in cui ci si approccia alle royalty su proprietà intellettuale e anche alla cessione dei diritti degli stessi.

Il protocollo di Algorand offre non solo performance, scalabilità e sicurezza e le funzionalità necessarie per implementare un servizio su scala così larga. È anche amico dell’ambiente, cosa che è importante per il Governo e che ha un collegamento importante con l’industria dell’economia dei creator.

Questo il commento a corredo dell’accordo di Ben Oguntala, che è CEO di Developing Africa Group, per un accordo che in realtà è simile a quello già fatto, anche se in altri ambiti, in Colombia e anche ad El Salvador, dove il catasto gira ormai da un po’ su Algorand, così come per la proprietà intellettuale.

Infrastrutture che stanno trovando strada in particolare tra i paesi emergenti e in quelli maggiormente ricettivi verso determinate tecnologie, come appunto quell’El Salvador che è stato il primo paese al mondo ad adottare Bitcoin come valuta avente corso legale.

La crypto Africa fa passi in avanti da gigante

Il continente africano è uno di quelli dove si giocherà la partita fondamentale per il mondo delle criptovalute in generale. Non solo per Algorand, ma anche per Cardano, con il protocollo guidato da Charles Hoskinson che ormai da tempo ha avviato progetti in Etiopia così come in altri paesi.

Paesi che sono a caccia di un salto tecnologico importante che sembrerebbero aver trovato nel comparto della blockchain, con protocolli che possono portare know-how, relativa semplicità di sviluppo, solidità dei dati conservati e anche tanta pubblicità.

Staremo a vedere quale sarà il prossimo paese africano a fare il salto verso il mondo della blockchain, nella speranza che qualcuno tra i paesi anche europei prenda nota e cerchi di seguire la stessa strada. Quantomeno per ammodernare catasti, IP, trademark e quant’altro è ancora gestito con tecnologie del secolo scorso.